Insolitamente Torino: alternative alle principali attrazioni e dove trovarle

Parco della Tesoriera a Torino, per un insolito itinerario a Torino
6 minuti di lettura

Da piccolo ero allergico ad acari e fragole. Oggi sono allergico alle persone. Per questo cerco di evitare monumenti e musei “acchiappaturisti” di Torino, soprattutto nei weekend. Certo, senza la Mole Antonelliana, il Palazzo Reale, il Parco del Valentino la città sarebbe senz’altro meno interessante per il visitatore della domenica (e anche del sabato). Ma ti assicuro, anche la Torino insolita, o solo meno conosciuta, vale una visita.

In questo post ti proporrò uno scambio 1 a 1 tra le principali attrazioni della città e le loro “sorelle minori” senza perderci. Anzi, magari guadagnando tempo, pazienza e il vanto dell’aver visto qualcosa di cui spesso anche i torinesi si scordano.

Se siete diversamente giovani, potete immaginarmi come l’uomo Dash che scambia due santuari della Consolata per una Gran Madre.

Ecco quindi un insolito itinerario per una insolita visita a un’insolita Torino.

Questo tour è approvato anche dalla FIM (Federazione Italiana Misantropi).   

Hai già visto il Museo Egizio? C’è il Museo di Arte Orientale (MAO)

L’acronimo del Museo di Arte Orientale fa felici i gattofili (a Torino c’è anche il MIAAO), ed è anche uno dei più “sottovalutati” musei della città. Non è famoso come il Museo Egizio, ma il MAO coinvolge raccontando i mille volti del vicino ed estremo Oriente, con oltre 2000 opere suddivise per area geografica. Tra le cose notevoli, le fichissime armature samurai, la collezione di arte islamica e il giardino zen all’ingresso. Potrei osservare quella sabbietta per ore. Forse in un’altra vita ero davvero un gatto?

Hai già visto il Museo dell’Auto? C’è il Centro Storico FIAT

La sede legale è ormai in Olanda e gli stabilimenti sono sparsi per il mondo, ma Torino e FIAT rimangono un binomio più solido di Al Bano e Romina. Tutto ebbe inizio in un bell’edificio liberty di corso Dante, che oggi espone oltre un secolo di storia FIAT, tra auto, lavatrici, biciclette e manifesti pubblicitari vintage. Al contrario del Museo dell’Auto, il Centro Storico FIAT è completamente gratis, ma aperto solo la domenica. Per una Torino insolita e risparmiosa.

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Hai già visto il parco del Valentino? C’è il parco della Tesoriera

Posso definire il parco della Tesoriera un fratello minore del Valentino? Certo, il blog è mio e scrivo quel che mi pare.

Anche alla Tesoriera c’è una villa – bellissima e barocca – oggi biblioteca musicale. Anche qui c’è una fontana, un ampio prato dove stendere la coperta e leggere o stare in dolce compagnia, i viali alberati e il decano degli alberi torinesi. Alla Tesoriera ci sono pochi scoiattoli e nessun borgo medievale, ma la leggenda racconta di un cavaliere nero che si aggira qui notte tempo, da cui il nome piemontese Parc del Diav.

Torino sa essere insolita, e pure un po’agghaggiande (cit.).

Hai già visto il Palazzo Reale? C’è la Villa della Regina

Villa della Regina ricorre tra i luoghi che a mio modesto parere vale la pena visitare a Torino. E confermo la mia scelta: è senz’altro meno pomposa di Palazzo Reale, ma ha una storia affascinante, piacevoli giardini tutt’attorno, una vista che si estende su tutta la città e soprattutto un rarissimo vigneto urbano. Più insolito di così!     

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Hai già visitato la Gran Madre? C’è il santuario della Consolata

Se la Gran Madre è ricca di fascino esoterico, il santuario della Consolata è il posto perfetto per respirare la Storia con la S maiuscola. Nata addirittura in epoca paleocristiana, è stata ampliata e modificata, bombardata e assediata, ma ne è sempre uscita vincitrice.

È il simulacro di chi non molla mai, uno dei luoghi di fede a cui i torinesi sono più affezionati, dove si rifugia chi ha bisogno di conforto o di un miracolo. Lo testimoniano gli ex voto appesi alle pareti, tra i quali è bello curiosare per trovare qualche altra insolita storia torinese.

Sei già stato in cima alla Mole Antonelliana? C’è la torre del Duomo

Precisiamo subito: non si tratta di un accostamento estetico. Si parla di altezza, non di bellezza. E anche sull’altezza non c’è partita, vince la Mole 166 a 62 metri. Eppure, dopo aver salito gli oltre 200 gradini della torre campanaria del Duomo di Torino, si rimane senza fiato (in tutti i sensi) ma non delusi. È uno degli angoli più romantici di Torino, luogo ideale per scambiare un bacio ad alta quota con il partner.

Altri aspetti vantaggiosi: il campanile del Duomo costa decisamente meno, è meno affollato della Mole, offre un punto di vista inedito sul centro storico della città e puoi salirci anche se sei studente universitario

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Hai già visitato il monte dei Cappuccini? C’è il parco Europa

Il belvedere dei Cappuccini è una tappa fondamentale per le coppiette innamorate o i portatori sani di selfie stick. Non è sempre piacevole condividere un momento intimo, quindi l’alternativa è il parco Europa a Cavoretto, località della collina torinese, con una vista meno spettacolare ma comunque suggestiva e molto meno affollata.

Il parco Europa è un’ottima scusa per uscire dal centro abitato e scoprire una Torino insolitamente silenziosa e dall’aria pulita.

Hai già fatto serata a San Salvario? C’è Borgo Rossini

Intanto che si cerca di capire se i Murazzi torneranno fulcro della movida torinese, è San Salvario il quartiere delle notti che sai quando iniziano ma non quando – e come – finiscono. Noi però vogliamo mantenere il mood “insolita Torino”, quindi tutti a far bordello in Borgo Rossini, zona ad alta concentrazione di hipsteria, con bei locali dove mangiare, fare aperitivo, bere un cocktail o una birra artigianale, in un’atmosfera meno casinara e più godibile di SanSa. Per quanto, ancora, non si sa.  

Ti è piaciuta la Torino insolita di Vivo Torino? Quali pensi potrebbero essere altri scambi equilibrati tra le principali attrazioni e quelle meno conosciute?

Photo Credits: Luca Galli, Fiori alla Tesoriera

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Cagliaritano classe 1982, web marketer appassionato di basket, giochi di ruolo, viaggi. Dal 2014 vivo (a) Torino, ma ancora non ho imparato a fare i controviali.

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