Guida sincera per affrontare una gita da Torino al mare in Liguria

Alassio, meta perfetta per una gita al mare in Liguria
8 minuti di lettura

Torino: circondata da fiumi, abbracciata da laghi poco distanti, ma di acqua salata giusto quella dell’acqua per cuocere i plin. Quindi come si scappa dalla temibile afa cittadina? Nel mare che ogni buon piemontese considera un po’ suo, anche se non è in Piemonte. Infatti oggi ti parlo di come fare un weekend al mare in Liguria e sopravvivere. O almeno partire consapevole di ciò che stai per affrontare.

Perché per un torinese è normale, andare al mare in Liguria è un qualcosa di scritto nel genoma, da affrontare con la stessa rassegnazione con cui si affrontano i pranzi in famiglia. La stessa che i liguri mostrano nell’affrontare la discesa delle orde piemontesi e lombarde sulle loro spiagge e tra le viuzze dei loro deliziosi borghetti marini.  

Per chi come me viene da una città di mare, in una regione dove il mare ce l’hai letteramente ovunque attorno a te (e sì, capita quando sei su un’isola), è un po’ diverso.

Ci ho messo 30 anni a fare un bagno in un mare che non fosse quello sardo, ed è stato un po’ come tradire un partner. No, peggio, come farsi una famiglia altrove. D’altronde, che dovevo fare? E se per questo ho commesso crimini ben peggiori, tipo andare in piscina. Di domenica. Ad agosto. Con l’animazione. Scusa, è un trauma che ancora non sono riuscito ad elaborare, non mi va di parlarne.

Parliamo di mare. Parliamo di mare ligure. Parliamo di un weekend al mare in Liguria. Partendo da Torino. Quali ostacoli ti attendono? Come ti troverai? Quanto è salato il mare ligure? E quanto è salato il costo del mare ligure?

A questa e altre domande che forse ti frullano in testa se sei uno studente o lavoratore fuorisede e vuoi concederti una gita da Torino al mare ligure, provo a rispondere con questo post in cui con un po’ di sano cinismo (ma si può pronunciare anche “realismo”) cerco di mostrarti i possibili livelli di difficoltà.

Proprio come stessi giocando a Super Mario Bros. Coi capelli cotonati e “Living on a Prayer” in cuffia.

Primo livello di difficoltà. Capire che cos’è “il mare della Liguria” per un piemontese medio

La Liguria ha circa 350 km di coste, praticamente tutta la sua estensione geografica in lunghezza. E però al piemontese medio interessa soprattutto la “riviera di Ponente”, quella che va verso la Francia, da poco fuori Genova fino a Ventimiglia. Certo, ci sarebbe anche il Levante, ma è follemente caro e anche più distante.

La provincia di Savona, in particolare, è quella preferita per le gite al mare da Torino verso la Liguria. Non perché si stia meglio o il mare sia più bello, ma per un bieco calcolo chilometrico.

Leggasi: ci vuole meno ad arrivarci. Già, arrivarci…

Secondo livello di difficoltà. Arrivare al mare in Liguria da Torino

La prima certezza che ho maturato durante le gite al mare verso la Liguria è che non importa quanto presto ti sveglierai, se vai in auto rimarrai comunque bloccato in coda. L’autostrada A6 per la Liguria è sempre disseminata di cantieri. Anche ad agosto. Soprattutto ad agosto.  

Somma a questo il fatto che ogni weekend estivo, ogni piemontese si alza guarda il cielo ed esclama “andiamo al mare in Liguria”. Quindi altre migliaia di persone furbe come te percorreranno con te a passo d’uomo strettoie, salti di corsia, tamponamenti, smottamenti, Godzilla e invasioni di cavallette. Non molto diverso da attraversare la rotonda di piazza Baldissera a pensarci.

Sì, c’è anche il treno, che è forse la soluzione più gradevole se non lo trovi stracolmo di maranza in gita e col condizionatore rotto (o al contrario, col condizionatore in modalità inverno a Yakutsk).

Oppure l’autobus, che però ha lo stesso problema dell’auto. E ogni tanto rimane misteriosamente bloccato

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Terzo livello di difficoltà. Trovare parcheggio al mare in Liguria

Se hai preso il treno o l’autobus o il treno, puoi già passare al prossimo livello.

In caso contrario, ad attenderti oltre al blu del mare ci sarà anche quello delle strisce che delimitano i parcheggi a pagamento, praticamente ovunque. A meno di parcheggiare piuttosto lontano. Ma d’altronde se le persone sono tante e i posti pochi, in qualche modo bisogna pure fare selezione all’ingresso.

E anche essendo disponibile a pagare, non è mica detto che troverai un posto comodo, se non arrivando molto presto. Per i più sfigati diversi comuni sono dotati di parcheggi multipiano, tanto comodi quanto cari.

Quarto livello di difficoltà. La spiaggia libera in Liguria

Liberahahahah. Quasi ogni granello di sabbia ligure è stato colonizzato da stabilimenti balneari. Per la precisione, circa il 70%, la concentrazione più alta in assoluto. Anche più dell’Emilia Romagna, per dire.

Le spiagge libere in Liguria sono un po’ l’equivalente delle riserve i nativi Americani negli U.S.A. Anche perché di spazio non ce n’è tantissimo, quindi scordati le immense distese di sabbia del sud Italia.

Anche qui il tempismo è tutto, nel senso che se non vuoi pagare e trovare un posto decoroso devi svegliarti presto. In caso contrario, stabilimento balnerare con ombrellone e due sdraio a prezzi molto variabili ma mai sotto i 25-30 euro, che ti danno diritto di stare comodo, farti la doccia, cambiarti in uno spogliatoio e altre cosine che possono rendere più rilassante un weekend al mare.

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Quinto livello di difficoltà. La sabbia e il mare ligure

Di per sé il mare ligure non è male, abbastanza pulito anche se non cristallino. Freddo, quello sì, e alto. Dopo due passi ti ritrovi con l’acqua alla gola, e non in senso figurato).

Alcune spiagge, come quella di Malpasso o di Diano Marina, degradano più dolcemente, e sono infatti apprezzate dalle famiglie con bambini.

La sabbia sottile sottile in Liguria non è molto comune. Per lo più si tratta di micro sassolini, a volte anche sassetti veri e propri. Se sei amante del genere, tra Laigueglia e Alassio si trovano spiagge di vera sabbia.

Tu ne conosci altre?    

Sesto livello di difficoltà. La tipica (in)ospitalità ligure

Personalmente non ho mai avuto esperienze negative in Liguria. Basta spendere, non cacare troppo il cazzo in richieste irrealistiche, e nessuno si mostra maldisposto. Come in tutte le leggende, però, c’è sempre un fondo di verità.

Per il ligure il turismo è un male necessario, un business dal quale bisogna cavare il più possibile. Anche a costo di fare la figura del mozzone.  Quando fai un weekend al mare in Liguria tu sei una bella mucca da latte, pronto alla mungitura.   

Nel ligure c’è poi una certa propensione al mugugno, ovvero al lamento “per il gusto di”. Non ce l’hanno con te, è una filosofia di vita, qualcosa che si fa a prescindere e per qualsiasi argomento: i turisti, le tasse, il meteo, i cantieri infiniti, la Samp / il Genoa, la fisica quantistica.

Quindi, se proprio dovesse succedere, prendilo come una manifestazione di tipicità, la degustazione di un prodotto DOP come la focaccia di recco o il Pigato (buonissimo, tra l’altro).

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Settimo livello di difficoltà, il mostro finale. Il prezzo di una vacanza al mare in Liguria.  

Andare al mare in Liguria è caro? Non ci giro intorno: sì, lo è.

È una questione di domanda e offerta. Se migliaia di turisti scendono ogni weekend nonostante il traffico, l’assenza di spiaggia libera, i mugugni…evidentemente non è qualche euro in più a poterli scoraggiare. E no, spostarsi più in qua o più in là della riviera non cambia niente, se non sprecare tempo e benzina.

Certo, potresti andare in treno o in autostop, cercare una spiaggia libera, portarti panini e bibite da casa e non rivolgere la parola a nessuno, ma che gita in Liguria sarebbe senza farsi scuoiare vivi?    

Per una gita di un giorno all inclusive (con autostrada e benzina, ombrellone e sdraio in stabilimento, pranzo, birretta o spritz prima di andar via) non scendi sotto i 100 euro in due. Più realisticamente anche 130 euro.

Più o meno come una giornata a sciare, ma senza i geloni.

In conclusione della nostra gita al mare in Liguria

Con questo post credo di essermi fatto amico un sacco di ristoratori, gestori di stabilimenti e liguri in generale. Amici liguri, vi voglio bene. Non sputatemi nel piatto la prossima volta che vengo a farmi asportare un rene per farmi il bagno nel vostro mare.  

E tu, che esperienze hai del mare in Liguria? Come ti trovi? Confermi i luoghi comuni o li reputi esagerati? Aumenta il livello di acredine di questo post con un commento al vetriolo. E buone vacanze!

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Cagliaritano classe 1982, web marketer appassionato di basket, giochi di ruolo, viaggi. Dal 2014 vivo (a) Torino, ma ancora non ho imparato a fare i controviali.

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