C’è qualcosa di morboso nel rapporto tra Torino e l’automobile. Non poteva essere altrimenti, nella città della Fabbrica Italiana Automobili Torino, per gli amici FIAT, diventata recentemente FCA. E quanto avrebbe giovato all’immagine del gruppo una “I” in più. Perché si sa, tira più un pelo di Marchionne…
Ma sto divagando.
A Torino il possesso di un’auto è quasi un requisito per la cittadinanza. È la seconda grande città d’Italia, dopo Roma, per numero di veicoli rispetto alla popolazione. In auto si va a fare la gita nelle Langhe per il weekend in riviera ligure, a fare la spesa e sotto casa a prendere le sigarette o imbucare una lettera.
E anche se le amministrazioni continuano a cercare di convincere i torinesi ad andare a piedi, organizzando giornate ecologiche e biciclettate varie, i torinesi continuano a reagire fregandosene o invocando i santi del mese.
Ma io no. Un po’ per scelta, un po’ per necessità, ho scelto di vivere senz’auto a Torino.
Aggiornamento: e niente, alla fine anche io mi sono arreso e ho deciso di comprare la mia tonnellata scarsa di lamiera, plastica e smog. Con due attenuanti:
- la uso solo nel weekend. Come gli anziani col cappello. E non per andare a messa.
- è un’auto ibrida. Quindi consuma meno, inquina meno e posso usarla anche coi blocchi del traffico.
Per il resto mi arrangio bene anche senza. In che modo?
In bicicletta, o col bike sharing
Considerato che Torino è quasi tutta in piano, circolare in bici è un’idea quanto mai sensata, meteo e smog permettendo.
Il problema è che a Torino il furto di bici è sport assai praticato. Quindi, se ci tieni a rivederla attaccata al palo a cui l’hai lasciata, segui i consigli del Comune di Torino e metti in preventivo un lucchetto anti scasso. In caso contrario, potrai sempre ritrovarla al Balon!
Alternativa anti-ladro-di-bici è il bike sharing. A TObike dedicai le mie attenzioni e le mie maledizioni su questo blog. Ma ahimè nel 2023 il servizio è stato definitivamente chiuso. Rimangono gli altri servizi in modalità free floating, che permettono di lasciare le biciclette ovunque invece che in piazzole apposite.
Con il monopattino
A proposito di free floating. Un’alternativa meno faticosa alla bicicletta sono i monopattini, incubo e nemesi di automobilisti, ciclisti, pedoni…sì insomma, stanno sul cazzo a tutti. Però ormai li si trova ovunque, così come accadeva qualche anno fa per il bike sharing, e inquinano decisamente meno di un’auto. Quindi mi turo il naso e li inserisco nel post. Qui la lista completa dei servizi di monopattini a noleggio a Torino.
Con la metropolitana
Dopo decenni di attesa, nell’anno di grazia 2006 la metropolitana è arrivata anche a Torino.
Rigorosamente al singolare, perché per ora c’è una sola linea. Un’altra forse si farà. Un giorno. Quando ci saranno soldi. Ma per ora fatti bastare questa, che funziona bene ed è abbastanza puntuale. Il lunedì, però, chissà perché chiude alle 22. Il prezzo di una corsa è 1,70€
Con il tram
I tram a Torino sono presto diventati il mio mezzo pubblico preferito, nonostante molti sembrino comprati in stock da una svendita di memorabilia sovietici anni ‘70.
Mi piacciono perché sono meno claustrofobici della metro e più rapidi degli autobus. Almeno finché qualche genio non parcheggia sulle rotaie. 100 minuti di tram costano 1,70€.
Con gli autobus
Giacché di linee di metro a Torino, come di mamma, ce n’è una sola, e che i tram non arrivano ovunque, l’ultima spiaggia del trasporto pubblico è l’autobus.
Non è un gran viaggiare sui bus GTT scassati, in perenne ritardo per traffico e auto in doppia fila. Però costa poco (1,70€ come il tram), si conoscono un sacco di persone nuove e si sviluppano robusti anticorpi!
A piedi
Magari non per andare da Parella al Valentino, ma una bella passeggiata a piedi, soprattutto in primavera e autunno, è un vero piacere.
Si dimagrisce, fa bene al cuore (ma non sempre ai polmoni), e si ammirano le bellezze della città. Consumo di suole a parte è anche gratis.
Con lo scooter sharing
Io in scooter non so andare, ma se hai un senso dell’equilibrio migliore del mio puoi utilizzare uno dei servizi di scooter sharing attivi in città.
Anche questi free floating, quindi trovi e lasci lo scooter dove capita, un’alternativa più agile del car sharing per scansare l’eterno traffico cittadino. Occhio, le aree di copertura del servizio sono abbastanza ridotte, e il clima di Torino – oltre alle malsane abitudini di guida dei torinesi – non rendono lo scooter una grande idea per muoversi in città.
Bonus track: col car sharing
“Sì ma avevi detto senz’auto, non vale!” Ok, avrei dovuto specificare, senz’auto di proprietà.
Le auto del car sharing sono un po’ ovunque a Torino – tranne che dove mi trovo io quando ne cerco una – e facilitano la vita di chi, senza far nomi, compra sempre qualche cazzata in più al supermarket o torna a casa quando i mezzi pubblici sono a dormire da un pezzo. In questo post trovi una comparativa tra i servizi attualmente attivi in città.
Ti ho convinto? Venderai il tuo SUV per comprarti una bella bicicletta a scatto fisso? O sei già tra chi riesce a vivere a Torino senz’auto?
photo credit: Maurizio Montanaro – Tram a Torino
29 Giugno 2019
ciao, io vorrei vendere la mia auto, ma ho bisogno di un’analisi comparata dei costi degli sharing e capire come gestire e con che costi eventuali week end o giorni via con un’auto
mi puoi aiutare?
11 Agosto 2019
Ciao Simona!
è un’ottima idea per un prossimo post, ti aiuterò volentieri. Per ora comunque i servizi di car sharing a Torino sono solo 3, quindi non sarà difficile la scelta! Io, per questioni di comodità, preferisco Enjoy. Con le Smart proprio non mi trovo!
Un abbraccio
Rob