Cosa pensa Google di Torino e dei torinesi

4 minuti di lettura

Quando decidi di trasferirti in una nuova città, e vuole sapere quali sono i quartieri migliori dove vivere, o le zone da evitare, o quanto potrebbe costare viverci, a chi chiedi per primo? A Google, ovvio.

Le risposte su Torino, però, le ho trovate parziali o insoddisfacenti. Mi sono quindi rivolto a chi la città la vive o l’ha vissuta, con migliori esiti. Eppure mi è sempre rimasto il pensiero, in background nel cervello: non sarebbe bello trovare un sito con tutte le informazioni necessarie per trasferirsi a Torino?

Tre anni dopo ho messo su Vivo Torino. E ti voglio svelare un piccolo segreto. Per scegliere gli argomenti di cui parlare nel mio blog guardo proprio ciò che le persone cercano su Google riguardo Torino.

Ci sono notevoli perle di ignoranza, ma anche domande lecite. Le stesse che mi ponevo io, e di cui ora conosco le risposte. Come so quali domande si pone la gente? Semplice, lo chiedo a Google. Ad esempio, se cominci  a scrivere qualcosa nella sua buca di ricerca, lui ti offre dei suggerimenti, solitamente basati sulle ricerche più frequenti e di tendenza nell’ultimo periodo.

Ad esempio, se scrivi “I torinesi sono…” comparirà…

 

I torinesi sono - secondo Google

Mettiamola così: i torinesi per l’utente medio Google non sono persone con cui usciresti a bere una birra al pub. Freddi, razzisti, antipatici, e poi il grande classico del “torinese falso e cortese”, che però riguarda l’intero Piemonte. Quindi non sperate di cavarvela andando a vivere ad Asti o Biella.

Ammesso che i torinesi esistano ancora, mescolati da decenni con altre millemila etnie, puoi stare tranquillo: si tratta solo di luoghi comuni. Un po’ come quello dei sardi bassi (siamo diversamente alti), dei sardi testardi (facciamo valere le nostre ragioni) o dei sardi che amano il maialetto arrosto (no, questa è vera).

Il torinese, e il piemontese in generale, è riservato. Tanto riservato. Il che lo fa apparire inizialmente come un po’ schivo e freddo. Per chi è abituato a eccessi di smancerie, tipici del meridione, può sembrare perfino un atteggiamento altezzoso e antipatico.

Andando più a fondo scopri invece una simpatia sottile e ironica, di quelle che spiazzano con una frase tagliente o un gioco di parole.

Quanto alla cortesia nessun dubbio. Tanta e tale da farla sembrare non spontanea. Eppure lo è. O almeno, ancora nessuno mi ha chiesto qualcosa indietro.

E se invece scrivo “le torinesi s….”

Le torinesi sono - secondo Google

 

Non c’è neppure bisogno di finire la frase che ti appare il suggerimento “se la tirano”.

Su Cosmopolitan lessi una buffa guida su come abbordare le torinesi. Buffa perché di cose vere ce ne saranno 2, abbondando 3, ma credo (spero) avesse intenti ironici.

Quali sono le 2 o 3 vere? Se te lo dico che gusto c’è?

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Last but not least. Scrivendo “Torino è…”

Torino è - secondo Google

Qui il giochino si fa difficile. Perché i primi risultati sono titoli di libri (Torino è casa mia, Torino è casa nostra, entrambi meritevoli di una lettura), e canzoni. Ma niente paura, con Keyword Tool puoi avere il listato completo dell’autocomplete Google. Tra i più gettonati ti segnalo:

“Torino è bella”. Una cosa che sento spesso da amici in visita a Torino: “certo che Torino è bella, me la immaginavo più grigia, più triste”. Sì, è bella. Sotto molti punti di vista.

Torino è brutta“. Vedi “Torino è bella”.

Torino è zona sismica“. È in zona sismica 4, quindi sismicità bassa, come Cagliari e la Sardegna. Fiuuu.

Torino è cara“. Naah. Leggi qui, è solo un altro luogo comune.

Torino è in Lombardia“. Sì, ci sono persone online col dubbio se Torino si trovi in Lombardia o in Piemonte. Confermo: è in Piemonte ed è il capoluogo di regione.

Torino è Napoli che va in montagna“. Una chicca per i fan di Antonello Venditti.

In conclusione: “Torino è…?”

Beh, Torino è tante cose. Inquinata, nobile, ironica, malinconica, verde, grigia…è ciò che scegli tu sia.

Per te cos’è Torino? Se dovessi completare tu quelle frasi, cosa ci metteresti? Lascia un commento: il più originale vincerà la risposta alla domanda sulle torinesi di qualche paragrafo fa

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Cagliaritano classe 1982, web marketer appassionato di basket, giochi di ruolo, viaggi. Dal 2014 vivo (a) Torino, ma ancora non ho imparato a fare i controviali.

12 commenti

  1. slippering
    13 Settembre 2022

    Beh, la “quaestio taurinensis” in realtà è molto più complessa di quello che si può esprimere in poche righe.
    Pur senza tornare indietro ai tempi di Adamo ed Eva, bisogna sottolineare alcuni aspetti storici piuttosto importanti.
    Parlando di tempi ‘relativamente recenti’, occorre evidenziare che la zona nordoccidentale tutta NON HA MAI VISSUTO , diversamente dalla maggior parte del resto del territorio nazionale, un periodo di vero e proprio RINASCIMENTO : si è passati direttamente dall’epoca del FEUDALESIMO all’instaurarsi della MONARCHIA SABAUDA (per tutta una serie di motivi che qui sarebbe estremamente lungo, anche se probabilmente interessante, esaminare).
    Questi andamenti socio-cronologici hanno lasciato indubbiamente una traccia molto significativa e duratura, che ancor oggi è davvero difficile riuscire a cancellare.
    In altri termini, l’essere passati da un determinato tipo di opprimente dominazione ad un altro regime – e certamente non meno opprimente quanto a dominazione e comunque per nulla incline al pieno sviluppo personale e collettivo delle arti liberali e di altre varie attività cui fosse dato sufficiente agio di fiorire come avrebbero meritato – ha determinato sì un cambiamento, ma solo nell’ambito della tipologia di potere egemone verso il quale indirizzare un tentativo di rivolta contro una perdurante condizione di (comunque permanente) SUDDITANZA.
    Questa è solo una delle ragioni, per la verità piuttosto basilare, del continuo ed ancora presente sentimento di “compressione” degli aneliti di tanta popolazione locale che – ancora ai giorni nostri – è alla ricerca di una modalità esistenziale libera e originale per raggiungere appieno il livello della tanto agognata e personale REALIZZAZIONE DEL SE’ (si veda in proposito la scala della soddisfazione dei bisogni secondo Abraham Maslow, nonché nell’ottica di altri eminenti consimili pensatori).
    Nonostante si voglia rifuggire da qualsiasi forma di generalizzazione il risultato di quanto appena esposto dà per forza luogo a considerevoli livelli di INSODDISFAZIONE, orientando così il comportamento umano verso svariate difformità rispetto a quello che potrebbe essere un tipo di condotta esistenziale – soggettiva e di gruppo – più gratificante e più gradita/gradevole anche nei rapporti con il cosiddetto resto del mondo.
    L’insieme di tutti questi tratti (più un corposo numero di altri ‘ingredienti’) ha perciò CONDIZIONATO da tempo immemore lo stato delle cose, tanto da limitare pesantemente – rispetto ad altre zone, molte delle quali circonvicine – tutto uno SPIRITO DI INIZIATIVA che avrebbe giovato notevolmente ad uno sviluppo più marcato e più aperto in direzione di alternative che avrebbero potuto promuovere e generare tutt’altro tipo di premianti e soddisfacenti alternative di crescita umana, sociale, economica ed etico/etologica.

    Riusciranno i nostri(?)/vostri(?)/loro(?)/altrui(?) eroi(?) ad individuare qualche via per tentare di risollevare le sorti della situazione in parola ?

    Ai posteri (come – quasi – sempre) l’ardua sentenza.

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  2. Fede
    1 Marzo 2022

    Torino è una città grigia triste e assolutamente poco accogliente, altroché. Per carità, piacevole passeggiata o per un week end, ma poi stop. Torinesi falsissimi e scortesi, mai incontrato un livello di maleducazione e arroganza così elevato in OGNI ambito, dallo shopping al lavoro. Sto facendo il conto alla rovescia per andarmene, ma ahimè mancano ancora molti mesi, e la pagnotta a casa bisogna portarla.
    PS. Al sud non ho mai visto nessuno fare inutili smancerie, al contrario del Piemonte.
    PPS. Usare la parola meridione in questi territori e ancora nel 2022 ha ancora una connotazione negativa. Incredibile ma vero! Non è che saranno rimasti un po’ indietro?

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    1. Rob
      4 Marzo 2022

      Ciao Fede, benvenuta!
      Mi dispiace che tu non ti sia trovata bene a Torino. Ma d’altronde credo sia una questione molto soggettiva, un po’ come la scelta di un partner o un’amicizia. La stessa persona che alcuni considerano amabile può al contrario risultare odiosa ad altri. Giusto quindi scegliere una città che meglio rispecchi le proprie aspettative e abitudini, e ciò include anche il livello di smancerie accettabili (per me molto basso, ma sospetto che in una vita passata io sia stato un gatto).
      Però consentimi di dissentire sul tuo ultimo PS. A Torino non ho mai sentito astio contro il meridione, anzi. Non è raro sentire che i figli dell’immigrazione (meridionali di seconda o terza generazione) definiscano se stessi come pugliesi, calabresi, siciliani, pur non essendolo nei fatti (se non 15 giorni l’anno quando scendono per le vacanze).
      Se invece ti riferisci al meridione del meridione (diciamo dal Maghreb in giù), potrei essere d’accordo con te su un certo grado di intolleranza, ma lì il discorso dovrebbe allargarsi ad altri fattori (come sono stati ghettizzati, quanto l’amministrazione locale e nazionale si sia disinteressata a una reale integrazione ecc.)
      Mi piacerebbe però, se ti andasse di raccontarla qui, qualcosa di più sulla tua esperienza negativa a Torino. Sentiti libera di raccontarne qualche episodio, in Vivo Torino non c’è alcuna forma di censura.
      Ti abbraccio (ok, è un po’ una smanceria) e ti aspetto su queste pagine!
      Rob

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    2. Manolo
      26 Dicembre 2022

      Ma non scrivere stupidaggini.
      Frequento il Meridione da decenni, lo sport preferito dagli abitanti é abbracciarsi coi vari “cumpari” davanti a tutti, e subito dopo, in provato, dire peste e corna (letteralmente) del malcapitato cumpare…
      Tutto il mondo é paese, purtroppo.

      Rispondi
      1. Manolo
        26 Dicembre 2022

        Volevo scrivere “in privato”

        Rispondi
        1. Roberta
          17 Agosto 2023

          Torinesi o piemontesi? Perché a Torino sono tutti di origine meridionale, mi sembra strano quello che stai dicendo.. Io sono nata e cresciuta a Torino ma figlia di meridionali, e il razzismo l’ho vissuto da piccola.. i piemontesi ci odiavano. Ma ora di piemontesi in città ce ne sono veramente pochi e quelli che ci sono, sono razzisti, confermo.. quelli che non lo sono è perché sono figli di piemontesi e veneti, o solo di veneti, e se possibile i piemontesi odiano i veneti quanto i meridionali, quindi anche loro, da piccoli hanno subito il razzismo.

          Rispondi
  3. patrizia
    17 Agosto 2021

    Piccolo appunto: al sud non facciamo smancerie! Siamo semplicemente molto accoglienti e gentili.

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  4. Luca
    5 Marzo 2021

    Lombardo dopo 40 anni trasferito a Torino ormai da 10 anni.
    Torino è una bella città ricca di arte, molto inquinata certo ma ricca anche di iniziative culturali che non ho mai visto pari in altre città della penisola.
    I torinesi sono falsi e Scortesi (essendo falsi diventano di conseguenza scortesi), la simpatia non esiste, anarchici fino a raggiungerne le vette, estremamente indisciplinati, estremamente disorganizzati, piuttosto trasandati, mangiano troppo e sono anche ossessionati dal cibo oltre che essere spesso in sovrappeso, le parole che li contraddistinguono maggiormente sono PRESSAPOCHISMO ed INDOLENZA. I loro peggior difetti sono tutti evidenziati alla guida dei loro mezzi (nessun rispetto neppure minimo di TUTTE le regole del codice della strada) che, assieme a NESSUN CONTROLLO li fa divenire ESTREMAMENTE PERICOLOSI e tutti dei potenziali killer stradali.
    Le loro qualità sono l’ ONESTA’ e non essere mai sopra le righe, non sono gradassi ma appaiono per quello che sono senza mai atteggiarsi, le torinesi quindi non è vero che se la ‘tirano’, l’unico posto dove le tipe se la tirano in Italia è Milano e la Brianza.

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    1. Rob
      5 Marzo 2021

      Ciao Luca!
      Hai rispolverato un vecchissssimo post di questo blog! E hai tirato fuori una serie di aspetti negativi su cui non sempre sono d’accordo.
      Ma una cosa la condivido e la firmo col sangue. L’anarchia al volante.
      I torinesi con un’auto in mano sono pericolosi. E la cosa più pericolosa è che non se ne rendono conto.
      Per loro è perfettamente normale. E’ così che si guida, e anzi una guida tranquilla, nel rispetto del codice della strada, li stranisce.
      Facciamo qualcosa. Salviamoli da loro stessi. E salviamo anche noi, già che ci siamo.
      Un abbraccio e grazie del tuo punto di vista!
      Rob

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      1. Luca
        23 Giugno 2021

        L’unica cosa da fare è invadere il piemonte di autovelox, controlli ai semafori e di telecamere in tutto il piemonte con uno stato di controllo sulla strada da parte delle forze dell’ ordine super asfissiante vessante e imponente come succede in alcune parti della Lombardia. Quando anche solo la metà degli automobilisti gli verrà ritirata la patente oppure dovrà pagare multe salatissime per il loro comportamento oppure gli viene pignorato il mezzo, la casa o il quinto dello stipendio per pagare le loro malefatte forse la smetteranno. Ma finchè questo non avverrà, l’indole stessa del piemontese che si comporta cosi male perchè è principalmente INDOLENTE (il motto dei piemontesi è ‘bogià nen’ cioè ‘non ti muovere’) e la conseguenza è la non voglia di fermarsi allo stop, la non voglia di schiacchiare il freno al semaforo rosso, la non voglia di parcheggiare se non davanti alla meta di destinazione ecc…ecc…ecc…NON CAMBIERA’ MAI e quindi qui in questa regione (‘non ti muovere’ vale anche per l’apertura mentale) si avrà sempre l’ansia quando si deve usare l’auto per spostarsi.

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  5. Niru
    30 Maggio 2018

    Torino is grey, dirty, needs gardeners and its people need to get off their high horses. Il torinese is in essence unhygienic, envious and has bad taste in fashion but still is arrogant to critique everyone and everything around them, let’s just say Torino is famous for its circus, maybe that’s the reason why the city is packed with clowns.

    Rispondi
    1. Rob
      5 Giugno 2018

      Didn’t know Torino was famous for its circus. But surely you hadn’t a good time in town! Take care 🙂

      Rispondi

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