Perché Torino è inquinata, e cosa possiamo fare per uscirne

Perché Torino è inquinata?
4 minuti di lettura

A leggere il mio blog alle volte sembra che Torino sia Atlantide, e scegliere di viverci possa garantire superpoteri come il camminare sulla Dora, moltiplicare i grissini e le acciughe, trasformare l’acqua in Nebbiolo.

No, purtroppo non è così. Come capita sempre dopo qualche anno di una bella relazione, i difetti a cui non facevi caso cominciano a saltarti all’occhio. In questo caso ai polmoni.

Qualche anno fa, in questo post sui difetti della città, scrissi Torino è inquinata. Dopo 5 anni è giusto correggere la frase: “Torino è schifosamente inquinata”.

E quel che peggio, a chi ci vive sembra non fregare granché. Per il torinese medio l’inquinamento a Torino è un fatto naturale quanto l’alternarsi del giorno e della notte, gli scioperi del GTT o i rigori concessi alla Juve. (si scherza, eh!).  

Ma è davvero così?

Perché Torino è inquinata? E cosa possiamo fare noi che ogni giorno la abitiamo per riprendere a respirare?

Dall’inizio: quanto è inquinata Torino?

Parecchio. Tanto che, secondo Legambiente, Torino è la città più inquinata d’Italia. Nei primi 9 mesi del 2019 il livello di sostanze nocive nell’aria ha superato i limiti stabiliti dalla legge per 54 giorni. Più di ogni altra città italiana. Perfino di Milano, che ha fatto dello smog un brand.

Non mi credi? Controlla tu stesso la situazione inquinamento a Torino in real time, dando un’occhiata ai valori delle stazioni di monitoraggio dell’inquinamento in città.

Da dove viene tutto questo inquinamento?

Vediamo se indovini. Ti do un aiutino. Per cosa è famosa nel mondo Torino? 

No, non la bagna cauda. La principale causa di inquinamento a Torino sono…le automobili! Secondo i dati del sito dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente del Piemonte l’82% (ripetilo con me: ottantaduepercento) delle polveri inquinanti che ogni giorno respiriamo viene dai motori delle nostre auto. 

Al secondo posto ci sono i sistemi di riscaldamento: soprattutto quelli a legna o pellet, ma anche quelli che in teniamo accesi troppo a lungo e a temperature troppo alte. Che girare in maglietta anche a dicembre fa sempre figo.

Tra i (pochi) effetti positivi della crisi economica: l’inquinamento industriale è drasticamente calato. Ci sono meno fabbriche, quindi meno agenti inquinanti.

Rassegniamoci qundi: l’inquinamento a Torino è soprattutto causa nostra e delle nostre cattive abitudini.

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Però diciamocelo, è anche un po’ colpa delle montagne, no?

Uno degli alibi preferiti dai torinesi: “eh, ma tanto ci sono le montagne che non fanno passare l’aria”.

Torino è protetta e circondata dalle Alpi. Il che d’inverno la rende bellissima, con gli scorci delle montagne innevate al fondo dei viali. Per contro, questa barriera naturale impedisce ai venti di spazzare via un po’ di inquinamento. Tant’è che 1978, un tale Piero Diacono presentò in TV la soluzione definitiva: abbattere il monte Turchino per far defluire l’aria inquinata, liberando per magia Torino e la pianura Padana dallo smog.

Se ti è venuto il dubbio: sì, è una stronzata, e no, non si può fare. Sarebbe come svuotare il Titanic con un cucchiaino da the.

Rimedi all’inquinamento che non sono rimedi

I blocchi del traffico a Torino sono ormai una tradizione, ma funzionano solo per tamponare il problema, non risolverlo. E i mezzi pubblici a Torino non sono mai stati considerati una vera alternativa dai torinesi, cosa sulla quale non mi sento di dar loro torto.  

Così, in assenza di piogge, per provare ad abbassare la concentrazione di PM10 si è arrivati perfino a lavare le strade.

Direi che mancano solo le processioni con la statua della Madonna.

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Secondo te dovrei trasferirmi a Torino nonostante l’inquinamento?

Sarò sincero. Se soffri di asma, bronchiti o altre malattie respiratorie, per il tuo bene non trasferirti qui.

Ma anche se soltanto dai importanza al benessere tuo e dei tuoi figli (se ne hai), oggi come oggi ci penserei bene.

Ora tocca a noi

Il monte Turchino non si può piallare. L’inquinamento è colpa nostra.

Quindi, che si fa?

Te lo tieni e crepi un poco alla volta. O inizi a prende meno l’auto, soprattutto quando sai che la userai da solo. Magari abbassi di qualche grado la temperatura del tuo termostato, mettendo una felpa più calda quando sei a casa.

E soprattutto: rompi i maroni a chi inquina. Fai la faccia cattiva. Alla Greta Thunberg

Tipo così

Ora che sai perché Torino è inquinata, inizierai a stare più attento al tuo stile di vita per renderlo sostenibile? Quali sono le tue attuali strategie per inquinare meno?

Photo Credits: Maciej Cieslak

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Cagliaritano classe 1982, web marketer appassionato di basket, giochi di ruolo, viaggi. Dal 2014 vivo (a) Torino, ma ancora non ho imparato a fare i controviali.

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