Meglio Milano o Torino? Lo scontro del secolo in 7 round

Meglio Milano o Torino? Lo scontro del secolo. Anche meglio di Rocky vs Drago
7 minuti di lettura

Se chiedi a un milanese qual è la cosa migliore di Torino, ti risponderà “il treno che mi riporta a Milano Centrale”. Chiedilo a un torinese, e ti dirà la stessa battuta, modificando la stazione d’arrivo in Porta Susa o Porta Nuova. Meglio tornare a Milano Centrale o a Porta Nuova? Meglio Milano o Torino?

Il fatto è che Torino e Milano, anche se sono a meno di 2 ore di auto (o meno di un’ora di Frecciarossa) l’una dall’altra, non potrebbero essere più distanti. Un po’ come cani e gatti, cagliaritani e sassaresi, francesi e bidet. Unico trait d’union, lo smog: fetido e persistente a Milano come a Torino.

Tra milanesi e torinesi c’è un cordiale disprezzo, simile a quello dei condomini in cui quello del piano di su scuote la tovaglia sui panni spesi di quello di giù. Come il tentativo di Milano di fregarsi il Salone del Libro di Torino (per fortuna fallito), e il contro-tentativo di Torino di infilarsi nella corsa alle Olimpiadi invernali di Milano / Cortina (finito male anche questo).

Ma parlando di qualità della vita – che è poi quello che più mi/ti interessa – è meglio Torino o Milano? Imbruttiti o bogia nen? Il mio post vuole risolvere una volta per tutte la questione. E per farlo, userò un infallibile metodo che da generazioni dirime problemi di adolescenti prevalentemente di sesso maschile.

Ci si aspetta fuori e ci si mena. Basta diplomazia, basta battutine sottili, meme mal riusciti, sfottò sportivi.

Arbitro io, che sono imparziale, anche se il blog si chiama Vivo Torino e a Milano non ho mai vissuto. Ma la conosco, eh se la conosco…

Quindi, ladies and gentlemen…

All’angolo sinistro: dal peso di 1milione e 372 mila persone: la capitale della moda, la diva dei Navigli, la città che non riposa mai, tranne che a Sant’Ambroeus…è…Milanoooo!

All’angolo destro: dal peso di 1 milione di persone scarso: il cuore dello slow food, la regina del Libro, la prima capitale d’Italia…..è lei….Torinoooooo!

(Sì, ho visto tipo 30 volte la saga di Rocky, e ne sono rimasto segnato a vita).

Suona il gong. Comincia la sfida: Meglio vivere a Torino o a Milano? A voi!

Round 1: il cibo. Si mangia meglio a Milano o a Torino?

Torino parte subito all’attacco, mulinando una serie impressionante di sapori ed eventi legati al cibo: Salone del Gusto, Eataly (anche se è nata ad Alba), Slow Food (anche se è nata a Bra), le piole, la battuta di fassona… Milano cerca di difendersi con fendenti al sapore di panettone e risotto con l’ossobuco, ma quando Torino tira un gancio alla bagna caoda, per Milano è notte fonda.

Per quanto Milano offra una incredibile varietà di cucine internazionali, a Torino si mangia decisamente meglio e spendendo meno. La ripresa va a Torino. 1 a 0

Round 2: i trasporti. Sono più efficienti quelli d Milano o di Torino?

Milano torna sul ring incazzata. I montanti piovono sul muso di Torino senza sosta. Linea rossa, linea verde, linea lilla. A Torino di linee della metro ce n’è una sola, e neppure completa. Gli autobus prendono fuoco da soli, i tram risalgono all’ultimo scudetto del Toro.

Viaggiare coi mezzi pubblici a Milano è DAVVERO efficiente. Ok, costa un po’ di più, ma vale la spesa. La ripresa va a Milano. 1 a 1

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Round 3: il verde pubblico. Si respira meglio a Torino o a Milano?

Respirare, ok, è un parolone. Entrambi gli sfidanti indossano maschere anti smog, forti di una percentuale di polveri sottili da fare invidia alle acciaierie di Shangai. Una cosa però avvantaggia Torino: il verde pubblico. Parco del Valentino, Parco della Pellerina, Parco della Colletta, e soprattutto area naturalistica della Collina mettono in crisi i pochi polmoni verdi di Milano.

No, il Bosco Verticale non vale. È solo altro cemento mascherato. La ripresa va a Torino. 2 a 1

Round 4: il santo patrono. Più strategico quello di Milano o di Torino?

Lo sapevo che saremmo finiti sul blasfemo, che qualcuno avrebbe tirato giù anche i santi pur di vincere la sfida “Meglio Milano o Torino”. Sant’Ambroeus è una festività paracula, piazzata “casualmente” il 7 dicembre, giusta giusta per fare un mega ponte pre-natalizio. San Giovanni Battista viene il 24 giugno, una data abbastanza anonima. E con la cafonata dei droni ha perso anche un po’ di fascino.

Spostarlo al 14 agosto no? Mi dispiace, questa la vince Milano. 2 a 2.

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Round 5: il portafogli. Costa meno Milano o Torino?

Torino riparte con una raffica di colpi al costato di Milano. Un dispendio notevole di risorse, pari quasi a quelle che servono per vivere decentemente all’ombra della Madonnina: affitti doppi (anche tripli) rispetto al capoluogo piemontese, trasporti più cari (ma come detto più efficienti), pranzi e cene in ristoranti più salati, divertimenti poco divertenti quando devi pagare il conto.

Col mio stipendio a Milano ci affitterei un posto moto a Brera. Taaac. Vince Torino. 3 a 2.

Round 6: eventi e nightlife. Ci si diverte di più a Torino o a Milano?

Se la chiamavano “la Milano da bere” un motivo ci sarà, no? Una serata tra i Navigli, soprattutto ora che li hanno rifatti a nuovo, svuota le tasche ma batte nettamente la pur dignitosa San Salvario. E quanto agli eventi, se Torino è riuscita a salvare il Salone del Libro e ha ancora la settimana dell’arte contemporanea, Milano risponde con nonchalance con le settimane del design, della moda, le millemila mostre d’arte, le tappe italiane di quasi tutti i gruppi musicali più fighi sul pianeta…

Per avere sempre qualcosa d’interessante da fare è meglio Torino o Milano? Milano non dorme mai. Torino è meglio se si dà una svegliata. Vince Milano. 3 a 3.

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Round 7, quello decisivo. Più facile trovare lavoro a Torino o a Milano?

Torino è allo stremo. In tutti i sensi. Mamma FIAT è andata a comprare le sigarette e con la scusa si è trasferita in Olanda, portando via con sé i gioielli di famiglia. Milano ride e vola, sulle ali delle aziende italiane e delle multinazionali estere che la scelgono come sede italiana.

Se hai mire carrieristiche, Torino ti starà più stretta di un pantalone dopo il pranzo di Natale. Vince Milano. 3 a 4.

Suona il gong. Il verdetto è emesso. Il pubblico è incredulo! Ma come vince Milano? Cioè, davvero ho detto che Milano è meglio di Torino?

Eh sì. Può essere, e in effetti molte delle statistiche pubblicate negli anni lo confermano.

Ti dico un piccolo segreto. Questo blog avrebbe dovuto chiamarsi “Vivo Milano”. All’ultimo momento ho scelto io di venire a Torino, e senza togliere nulla a Milano e i milanesi, è stata una buona scelta. Per i 70 + 1 motivi che ho elencato in questo post, e per quelli che scopro ogni giorno che vivo qui.

Per te può essere lo stesso? Dipende da quali sono le tue priorità e il tuo stile di vita. Ho scelto Torino perché, rispetto a Milano, sa essere grande città senza fartelo pesare troppo. Perché al mainstream ho sempre preferito gli outsiders. E poi vuoi mettere gli scorci che Torino offre nelle assolate mattine d’inverno, quando tutt’attorno i monti sono coperti di neve?

Ma questa è la mia scelta, la tua spetta a te.

Tu che ne pensi? Dovrei davvero considerare di comprare il dominio “Vivomilano.it”? Meglio Milano o Torino come città per vivere e lavorare?

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Cagliaritano classe 1982, web marketer appassionato di basket, giochi di ruolo, viaggi. Dal 2014 vivo (a) Torino, ma ancora non ho imparato a fare i controviali.

22 commenti

  1. Andrea
    1 Dicembre 2022

    Vivo da tanti anni a Milano, ma periodicamente torno a Torino a trovare la famiglia. Prima di andarmene, non ne ero entusiasta, e appena fuori l’ho capita e ne ho sentito ( e tuttora la sento) la nostalgia. A Milano ti sposti, a Torino passeggi e guardi. Milano non ha una cornice, Torino ha collina e montagne. E consentitemi, da milanese praticamente acquisito, Torinese e Milanese sono veramente diversi; forse più ingenui ma spontanei noi (Torinesi), aldilà di ciò che si dice, più snob, freddi e costruiti (anche nei rapporti sociali) i Milanesi. Un saluto.

    Rispondi
    1. Rob
      3 Dicembre 2022

      Ciao Andrea, benvenuto!
      su questo tema ho scritto anche un altro post, lo trovi qui. In generale mi trovo d’accordo sulle tue considerazioni, anche se credo che ogni essere umano faccia storia a sé stante, per quanto alcuni tratti caratteristici inevitabilmente si ripetono in base alla provenienza.

      Rispondi
    2. Roberto Bressanin
      18 Luglio 2023

      Sinceramente, non capisco la necessità di fare confronti tra città, Milano “contro ” Torino, Milano “contro” Roma…..città completamente diverse fra loro e per questo prive di ogni spunto per un confronto. E meno male dico io. Adesso dobbiamo inventaci il cordiale disprezzo fra torinesi e milanesi….in anni che frequento Torino per lavoro, mai una traccia di tutto questo. Ma non possono semplicemente essere diverse??
      Se un milanese trovasse piacere a trovarsi fuori città una bella collina verde e ricca di storia come Superga, a un Torinese piacerebbe altrettanto trovarsi il parco fluviale più grande d’Europa (il Ticino). E poi, in Brianza ci entri in 5 minuti uscendo dalla città; in mezz’ora potresti imboccare centinaia di sentieri nel lecchese e nel comasco, a picco sui laghi, in un contesto quasi dolomitico come quello delle Grigne.
      La cucina, potrebbe essere questioni di gusti, così io preferisco quella piemontese, benché i ristoranti di cucina meneghina siano sempre pieni….
      La metropolitana: si, direi che a Milano le cose vanno meglio, ma ne servono ancora e devono uscire dalla città, altrimenti il traffico sarà sempre così soffocante come lo è da sempre.

      No non sono d’accordo; questi articoli servono solo a fomentare i contrasti se non addirittura a crearne

      Rispondi
      1. Rob
        23 Luglio 2023

        Ciao Roberto, benvenuto… e bellissimo nome!
        In realtà speravo si fosse colto lo spirito scherzoso con cui questo post è stato scritto anni fa. Si tratta di una contrapposizione bonaria, per quanto ti assicuro che non so se si tratta di cordiale disprezzo, invidia, campanilismo, competizione sportiva… ma raramente ho trovato torinesi bendisposti verso Milano. Quanto a Milano, sono certo che chi ci vive ne apprezza le qualità, ma è innegabile che abbia i suoi pro e i suoi contro. E forse vedere le cose in modo costruttivo, e non come un attacco “personale”, aiuterebbe a sistemare quelle cosine che ancora mancano.
        Ti abbraccio e a presto..a Torino o a Milano. O a metà strada…Vercelli?
        Rob

        Rispondi
  2. Matteo
    4 Gennaio 2021

    Mah, Milano ha oltre mezzo milione di abitanti in piu’ nel comune in senso proprio, senza contare quello che vi gravita intorno. Classificata come citta’ globale alpha, e’ ormai una megalopoli di 7,5 milioni di abitanti che va da Novara a Bergamo, da Varese a Lodi, da Como a Pavia. Servita da tre aeroporti che movimentato 50 milioni di passeggeri all’anno, sembra una sorta di Los Angeles italiana.
    Torino citta’ e’ senza dubbio piu’ elegante, vivibile e a misura d’uomo, ma ha un bacino d’utenza dieci volte minore. Non e’ mai riuscita a scrollarsi di dosso l’etichetta di citta’ di provincia, seppur di grosse dimensioni, e penso mai ci riuscira’: se non avesse ospitato la FIAT ora avrebbe gli stessi abitanti di Bologna. E’ una citta’ bellissima, ma non deve appunto commettere l’errore di scimmiottare e voler essere Milano

    Rispondi
    1. Rob
      13 Gennaio 2021

      Ciao Matteo, benvenuto!
      Come darti torto? Inseguendo Milano, Torino rischia seriamente di diventarne solo una periferia.
      Purtroppo, però, la politica fatica a capirlo, e continua a correre a vuoto…
      Speriamo che il 2021 porti novità, idee e…persone in grado di realizzarle!
      Un abbraccio
      Rob

      Rispondi
  3. Piero
    12 Gennaio 2020

    Amo Torino. Da buon torinese, Milano la conosco poco, ma ne ho assaporato lo spirito lombardo che mi è familiare e non lo disprezzo affatto. Lo spirito Torinese è geniale e mi appartiene, ma credo che negli ultimi decenni esso non sia più lo stesso di un tempo. Vi chiedo cari amici di seguirmi nel ragionamento e vedere se ritrovate nelle mie parole delle impressioni condivise. Torino e’ paesaggisticamente al top, culturalmente pure. Centro storico meraviglioso, collina, tre fiumi. Non basterebbe un’intera biblioteca per spiegarne i pregi di questo luogo unico e magico. Un solo problema: la chiusura mentale attuale di molti suoi abitanti e la mancanza di rispetto verso la propria stessa città. Palazzi deturpati da anni che nessuno si prende la briga di sistemare, per quanto a volte basterebbe una ordinaria manutenzione. È la città più inquinata d’Italia, risposta tipica torinese: ” è per via della conformazione geografica sfavorevole “, frase vera quanto inutile e demotivante. Si è un po’ perso lo slancio verso il futuro e ci si rifugia nella malinconia del passato, in un immobilismo cronico. Le novità vengono accolte quasi sempre con sospetto e appena c’è qualcuno che ha voglia di migliorare le cose, molti concittadini lo svalutano. Poi c’è il complesso d’inferiorita ‘ verso Milano, che a causa di un meccanismo psicologico campanilistico è immaginata come luogo privo di dimensione popolare e quasi realtà futuristica disumana, semplice emblema del capitalismo selvaggio, cugina maggiore più ricca e famosa ma meno bella e riflessiva, eterno termine di paragone, odiata in pubblico e invidiata di nascosto per via della sua loquacita’ libertina e spensierata. Anziché vederla come una opportunità, la si ignora. Le due città più grandi del nord Italia distano solo 140 km, potrebbero farsi forza a vicenda e creare sinergia, utile soprattutto a Torino, che al contrario di Milano non è ancora uscita dalla crisi economica, cresce a ritmi di 0virgola e va troppo lenta. C’e molta più sinergia tra Milano e Bologna ad esempio, che pur hanno la stessa distanza. Torino ha grandi potenzialità ed è più vicina alla Francia, altra terra che potrebbe donare tanto ai torinesi, se solo la loro vita non finisse a Bardonecchia, vuoi per mancanza di collegamenti, vuoi per un altro immotivato pregiudizio sui francesi. Torino, così facendo, si sta isolando in una triste solitudine forzata e contro la sua natura, ad est come a ovest, rifugiatasi in un asse vitale nord-sud di una cinquantina di chilometri scarsi, benché la città si situi in un luogo strategico sin dai tempi dei romani, cuore italiano nel risorgimento, luce europea e transoceanica nelle tenebre novecentesche. Se Torino tornerà ad essere città del buon gusto di un tempo e dell’intraprendenza, aperta a nuovi impulsi come fu nei periodi di massimo splendore, allora diventerebbe la città più bella d’Europa per gli occhi e i cuori di tutti, i primi a trarne vantaggio sarebbero i torinesi stessi. Grazie Torino del mio cuore,primo amore eterno, cagion di puro dolore e di pura gioia al cospetto di ogni tuo ritorno.

    Rispondi
  4. Ste
    4 Novembre 2019

    Buongiorno carissimo
    Premesso che … nato a Savona…. Lavorato e vissuto a Torino dal 2000 al 2008 poi …. Divorzio e … “taac” trasferimento a Milano 2008-2019 anno in corso ahah…
    Provo a sintetizzare senza tediosi e campanilistici dualismi (il duomo vs la mole) (superga-parco sempione) ( san siro- delle alpi (perché per me resterà il delle alpi)) o i mezzi pub che sono di più e funzionano e francamente chissenefrega io uso lo scooterone…
    Allora…il confronto non esiste o quanto meno non è più attuale e vi spiego il perché… hai perfettamente ragione quando parli di immobilismo torinese e dinamicità del capoluogo meneghino…ed è questo il punto! Si può perfettamente discutere su cosa c’è di meglio, che piaccia di più che sia più architettonico a Torino rispetto a Milano (gustibus)ecc… ma il problema è invece quello che non c’è ……..da una parte….. e che c’è dall’altra……. Inutile dirti, perché ho il sospettino che tu sia una persona generosamente formata ed informata, sul cambiamento barra trasformazione barra riqualificazione barra radicale che ha avuto e non subito Milano dal 2007 circa ad oggi processo che si estenderà almeno fino 2026…..
    Mi sto dilungando….. il non confronto giusto! Allora…. Non sentirete MAI un Milanese anche di adozione che si lamenti dicendo (e ma a Tornio c’è, a Roma fanno, a Napoli, Bologna, Firenze hanno fatto….) ma dirà qualcosa del tipo ad Amsterdam il tram si paga cashless Figo! Dirà… cazzo però Parigi ha circle line che è meglio della rete suburbana, dirà Zurigo è più pulita, dirà Berlino è un città un p
    po’ più giovane …… capito la differenza? Sono i termini di paragone che non sono uguali… qual è il principale (non l’unico) punto di riferimento di efficienza, d’innovazione ecc delle città Italiane Milano esclusa?.. risposta: (Milano) e Milano??? Milano ambisce, non raggiunge, ma compete con altro.. è in un altro campionato… e la popolazione questo lo sente, lo vive e in definitiva lo sa.
    Sai qual è il problema che poi non è un problema (diceva Jovanotti) di Torino secondo me? sono quei dannati 140 km di distanza da Milano…troppo pochi.. Milano accentra, fagocita e non lascia spazio.. chiedere Monza per credere (ps il centro di Monza è una chicca).
    Detto ciò mi manca il mare.. amen

    Rispondi
    1. Rob
      5 Novembre 2019

      Ciao Ste, benvenuto nel mio blog!
      come darti torto? Visto che è il mio sport di riferimento, è la stessa situazione del campionato di basket: mentre l’Armani Milano si confronta ogni settimana con corazzate come CSKA, Fener, Real, Barcellona… per qualsiasi altra squadra del nostro campionato (escludendo ora la Virtus Bologna) l’ambizione massima è stata solo battere Milano, non cercare di fare lo step in più per uscire dal provincialismo e lanciarsi nel “vuoto”.
      Da dire anche che, a livello di città, a detta di tutti Torino era vicina a quel salto nel post Olimpiadi 2006. Ma poi? Economia fiat-centrica e politica non all’altezza hanno affossato ogni ambizione, riportandola ben più lontana dei fatidici 140km. Ecco, forse non sono solo i km il problema, ma anche chi ha comandato e comanda, in modo piu o meno occulto, questa splendida città.
      Su una cosa, comunque, a Milano come a Torino nessuno potrà obiettare: ma quanto cazzo manca il profumo del mare?
      Un abbraccio e ogni tanto torna a trovare Torino (e Vivo Torino!)

      Rispondi
      1. ste
        6 Novembre 2019

        Ciao Rob,
        hai proprio ragione.
        non so….. le motivazioni come le soluzioni possono essere molteplici… forse le differenza sostanziale è che il motore (enorme) il cuore pulsante di TO è sempre stato la Fiat e molte delle sorti della città sono dipese da questo…Milano di contro sin dagli anni 70 ha sempre avuto vari motori che sono cresciuti insieme ampliandosi e creando sinergie… ma ecco… sono proprio le sinergie quelle che sono sempre un po mancate tra le due città per “arricchirsi” a vicenda… non so se per l’atteggiamento la predisposizione caratteriale dei rispettivi abitanti ma sicuramente ci sono impulsi differenti. (io sono convinto che un buon 60% di come appare ed è una città è dovuto ai propri abitanti).
        Quando parli delle olimpiadi del 2006… beh… che incredibile occasione sprecata sarà la sfiga sarà chi comanda o perchè Giove era allineato con Marte ma una cosa è certa si doveva e si poteva fare di più, cavalcare l’onda! cosa che non è successo! esatto opposto invece per expo..
        Ribadisco comunque che Torino rimane un eccellenza tra le città italiane ma…Figa! ( e qui esce il milanese) bisogna fare un po di più.. chi si ferma è perso si diceva… ps ci vengo spesso sabato ero da amici a Nichelino.. sempre piacevole tornarci…
        Davvero Rob tu che in questo blog trasmetti la tua passione… prova a spingere per più sinergie, collaborazioni, sponsorizzazioni… in fin dei conti siamo tutti sempre Italia… e se non ci pensiamo noi.. che facciamo? aspettiamo Napoli e Roma??? tra 50 anni forse… haimè :-/

        Rispondi
        1. Rob
          10 Novembre 2019

          Concordo su tutta la linea: quella con Fiat è stato un amore “mortale”, che ha dato tanto alla città ma allo stesso tempo gli ha tagliato le gambe da qualsiasi altra opportunità. Basta vedere come è auto-centrica la città, un milione di abitanti per una sola linea di metro peraltro costruita negli ultimi 20 anni.
          Tra gli obiettivi di questo blog c’è anche questo: invitare chi non è di Torino a venirci a vivere con fiducia ed entusiasmo. E allo stesso tempo, invitare chi è di Torino ma ci si sente “stretto” a lavorare per farla uscire dal cono d’ombra in cui sembra essere stata messa. Quindi rimbocchiamoci le maniche: tu da Milano, io da qui. Viva Torino e Vivo Torino! (E fammi un po’ di pubblicità tra i tuoi contatti milanesi, figa!)
          Un abbraccio!
          Rob

          Rispondi
  5. Nicola
    2 Novembre 2019

    Tornato ieri da una giratella a Torino. Vivo a Milano come “Terrone fuori sede” da tre anni e mezzo, quindi conosco bene la città che mi ospita per lavoro. Certo, non manca niente qui: metro, tram, bus, aeroporti, “l’ape”, i Navigli, ecc.

    Tuttavia Torino mi ha colpito moltissimo la sua magnificienza architettonica, un po’ parigina, un po’ austriaca ed in più un pizzico di aristocraticità dei reali di Savoia che ci hanno lasciato.

    Torino è una città meravigliosa da vedere, camminare per le strade, le sue immense piazze, i suoi portici, i monumenti, chiese, edifici storici e il fiume Po e chi più ne ha, più ne metta.

    Poi ovviamente ho fatto i paragoni ed è vero, i mezzi pubblici a Torino sembrano essere dei miraggi. Mentre a Milano sei abituato a vedere tram, bus in ogni momento, a Torino ne avrò visto sì e no 5 o 6 durante la giornata (dico sul serio).

    Di Torino mi piache anche il fatto che la ritengo una “città bassa” ovvero gli edifici non sono generalmente troppo alti (in media sono 4 o 5 piani). C’è molta più luce a Torino, molto più cielo, merito anche dei corsi molto larghi.

    A Torino ci ritornerò per un weekend e lo consiglio a tutti. Provate a mettere da parte l’efficientissima Milano per un paio di giorni, vi ritroverete in una delle più belle città d’Italia da visitare.

    E non fatevi mancare di visitare la Basilica di Superga. Ieri l’ho trovata avvolta in una fitta nebbia col risultato di essermi catapultato in un piacevole ambiente suggestivo.

    Saluti.

    Rispondi
    1. Rob
      3 Novembre 2019

      Ciao Nicola, benvenuto sul mio blog!
      Mi fa piacere tu abbia trovato piacevole il tuo weekend a Torino, e noto che condividi molte delle impressioni che anche io ho avuto nel confronto MI / TO. Hai partecipato anche a qualche evento della settimana dell’arte contemporanea?
      Un abbraccio e a presto per un altro weekend (o magari stavolta una settimana!) a Torino!
      Rob

      Rispondi
      1. Nicola
        5 Novembre 2019

        Ciao, Rob! No, non ho partecipato ma conto di farlo. Buona giornata!

        Rispondi
  6. ANDREA
    10 Ottobre 2019

    dico solo Torino è stata la prima capitale d italia , patria della FIAT , cosa riserva il futuro a questa citta’ è un mistero ,la bellezza degli anni in cui era capitale risplende oggi nei mille palazzi edifici monumenti e castelli che purtroppo Milano se li puo’ sognare

    Rispondi
    1. Rob
      17 Ottobre 2019

      Ciao Andrea, benvenuto nel mio blog!
      Discutevo giusto qualche giorno fa con una mia milanesissima collega, quindi molto orgogliosa di quello che Milano è diventata e sta diventando.
      Forse questo è l’elemento che piu manca a Torino: un po’ di dinamismo, non “dormire sull’alloro” della propria innegabile bellezza ma rimettersi ancora in gioco. Tu che ne pensi?
      Un abbraccio.
      Rob

      Rispondi
  7. Daniele
    25 Settembre 2019

    Premesso: Sono Milanese a singhiozzo (nel senso che vivo a Milano ma lavoro spesso al estero) e non mi sono mai piaciuti i “guelfi e ghibellini” tipico degli Italiani …, devo pero’ dare un punto di vista a questo articolo troppo Torino centrico. Milano e’ moltissimo migliorato negli ultimi 15 anni e sembra non fermarsi più’ (avete omesso la linea gialla della metro e le linee suburbane che sono treni simili alla RER Parigina, metro che da solo copre 100 km di linea equivalente alla somma delle altre città’ Italiane ) . Mi spiace deludere ma il Milanese medio a differenza del passato, quando discute di Milano lo fa’ per fare notare le nostre mancanze rispetto ad altre città’ Europee piuttosto che a Torino (o Roma per dirne una). Il motivo e’ semplice sembra ad oggi l’unica città in costante evoluzione nonostante la situazione Italiana (pessima). Poi chiedo: Ma siete venuti a mangiare ultimamente a Milano ? Vero che e’ più’ costosa ma ha anche un PIL medio più alto…. Attenzione anche al verde pubblico perché ha un piano mooolto ambizioso (riqualificazione delle vecchie ferrovie etc. riapertura dei navigli). Non parliamo poi della proposta culturale che presenta ogni settimana…, non vedo uguali (in Italia) ed in altre città. E’ l’unica città Italiana ove il numero di stranieri Europei (studenti e non) continua ad aumentare . Molti colleghi che sono venuti da Torino e dintorni a lavorare e poi stare a Milano non hanno dubbi su cosa sia meglio. Io pero’ non sono felice di sentire che le città’ Italiane sono in difficoltà’ anzi. Forse dovremo veramente solo ed unicamente fare paragoni con le altre città’ d’europa. Un saluto da un Milanese espatriato

    Rispondi
    1. Rob
      25 Settembre 2019

      Ciao Daniele, benvenuto sul mio blog!
      E grazie per la bellissima chiosa sulla tua città. Che proprio perché tua conosci bene e giustamente difendi, mettendo in evidenza i suoi pregi. Come ho scritto nel blog, è solo una questione di gusti e soprattutto di esigenze. A Milano si mangia ottimamente, e il suo essere cosmopolita la rende sempre più interessante in questo senso. Ma mi capita davvero raramente di mangiare bene la cucina tipica, e anche l’offerta è relativamente meno abbondante. Una cosa che invece a Torino non è difficile trovare. Anche citare come verde i navigli mi sembra almeno azzardato.
      Ciò che conta è che ognuno si senta a casa nella città che ha scelto. E visto che Milano – Torino è solo un’ora di frecciarossa, si può anche frequentare entrambe senza troppi problemi 🙂
      Un abbraccio!

      Rispondi
  8. Massimo Meloni
    19 Settembre 2019

    Se voglio respirare vado in Sardegna, magari a is aruttas!

    Rispondi
    1. Rob
      21 Settembre 2019

      Ciao Massimo, benvenuto nel mio blog!
      Eh, is Arutas…buongustaio! Io da buon casteddaio* (*cagliaritano, per i non sardofoni) scelgo Chia, Solanas o Monte Nai! Alla fine hai scelto Milano o Torino?
      Un abbraccio!
      Rob

      Rispondi
  9. Susi
    12 Maggio 2019

    Bel pezzo. Sono torinese, e concordo su quasi tutto. Vero che per vedere certe mostre / concerti bisogna spesso spostarsi a Mi, vero che mamma Fiat ci ha lasciato orfani depressi, vero che la metro milanese è assai (sigh) più sviluppata, e nata ben prima (metà anni ’60) mentre a To ci siamo arrivati 40 anni dopo… con progetti sempre arenati, nonostante la lungimiranza di Gualino negli anni ’20: il titolo di “bogia nen” ce lo meritiamo, neh 🙂
    Ma la cucina… quella non ha paragoni. Fritto misto, brasato, agnolotti, per non parlare degli antipasti: caponet, tonno di coniglio, peperoni in bagna caoda, insalata di carne, vitel tonné… fino a una ventina di portate che già sono un pranzo. Anche quanto a panettone, francamente io preferisco quello piemontese (basso e con la glassa di nocciole) al “pelatone” milanese. E gli spazi verdi… i parchi, il lungo Po, la collina, Superga, i ciliegi in fiore di Pecetto, le montagne innevate che d’inverno sembra di toccare…
    E’ un peccato che tu faccia vincere il match a Milano solo per la data di un santo patrono 😉 Avrei preferito, per es, che vincesse per lo splendore del Duomo… e avrei inserito anche una tenzone sulla struttura complessiva delle città. La qualità di vita dipende anche dall’impatto emotivo offerto dalle architetture e, nell’insieme, ritengo Torino più BELLA di Milano: sobria, ariosa, elegante, nei grandi viali con edifici coerenti, nell’equilibrio di proporzioni e volumi, nel fascino di vie e piazze che trasmettono una quiete gentile. Spesso trovo invece Mi irritante e soffocante, senza scorci e ampie prospettive, con qualche perla rovinata da edifici chiassosi, contorta, incoerente, priva di continuità: ciò turba la mia forma mentis 🙂
    Milano è una cortigiana che offre stimoli e seduzioni, Torino è una fanciulla da corteggiare… bella in modo raffinato e discreto, senza mai doverlo gridare: sta al mondo accorgersene, se vuole… di mettersi in mostra, ai bogia nen importa poco 😉 Di pari passo, lo spirito degli abitanti: i torinesi sono più ingegnosi, ma (ahimè) meno intraprendenti nel vendere la propria mercanzia… così, le idee sono a volte scippate, le realizzazioni trasferite. Prima capitale italiana del Cinema (1907: 30 anni avanti a Cinecittà), sede del Salone del Libro (1988) (pietoso silenzio sulle smargiassate milanesi di Tempo di Libri), culla di Settembre Musica (1978) che ora, guarda un po’, è diventata MI-TO… beh certo, TO-MI non suonava bene: al massimo, cooptando Novara, si poteva chiamarla TOMINO 🙂 Milano, invece, vende senz’altro bene la propria immagine, ed è forse questo che più ci urta: che l’IMMAGINE non sempre equivale a SOSTANZA (vedi pacchianata di Expo 2015), il valore che più conta per un torinese. Se noi siamo “bogia nen”, non è un caso che l’epiteto lombardo più noto sia “bauscia”: fanfarone, spaccone. Per noi, loro sono i bauscia, e stop. Se loro ci vedono spocchiosamente come provinciali, noi li vediamo un tantino zotici e parvenus (in fondo, siamo pur sempre aristocratici e sabaudi!). Ho avuto alcuni rapporti lavorativi con Milano: sembravano invasati 🙂 Certo, noi non oseremmo mai esporci tanto smaccatamente, fare passi più lunghi della gamba, millantare senza scelte meditate: perdiamo delle cose, ci lamentiamo, ma forse ci va bene così. Loro, invece, se ne impippano… e forse fanno bene. Ma noi amiamo fare del buon cioccolato… non la figura dei cioccolatai 🙂 E, a volte, riusciamo persino a sentirci un po’ imbarazzati per loro 🙂

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    1. Rob
      16 Maggio 2019

      Ciao Susi,
      ma che bel commento è? Sei riuscita a dare voce ad alcuni punti, ad esempio la bellezza architettonica, le tare caratteriali, su cui non ho voluto più o meno volutamente intervenire. La questione del santo è una burla, fatta per sdrammatizzare un derby che per alcuni è anche troppo sentito. Adesso però dovremo aspettare la contro – replica dei milanesi innamorati (giustamente) della loro città.
      Un abbraccio, neh!
      Rob

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