7 pro e contro di vivere a Torino. Parte 2: finalmente i pro
5 minuti di letturaNell’elencare pro e contro di Torino, ho scelto di iniziare dai contro. Perché quando mi dicono “ho una buona notizia e una cattiva” scelgo sempre di sentire prima la cattiva e addolcirmi con la buona. E anche per non creare false illusioni, Torino è ciò che è, nei suoi contro e soprattutto nei suoi pro.
Ora che è venuto il loro turno, vediamo di far cadere qualche idea preconcetta sulla città in cui ho scelto (o lei ha scelto me?) di vivere.
Torino non è poi così cara
Tra le città italiane del nord, Torino è quella che meglio permette di mantenere un tenore di vita decente con stipendi “normali”. A Torino è ancora possibile affittare una casa con meno di 400 euro e comprare un dignitoso bilocale semicentrale con meno di 60.000, mangiare (bene) senza spendere più di 15 euro, bere spritz a meno di 4, fare una spesa di qualità nei mercati rionali senza lasciare in pegno un rene, fare un abbonamento annuale di ingresso a volontà nei musei a 50 euro (incluse mostre temporanee).
Che vuoi di più?
A Torino si prende molto sul serio il cibo
Metti da parte gianduiotti e bagna càuda, almeno per ora. Torino ha inventato l’aperitivo, il vermouth, il grissino; ha una cultura del vino che sfiora la venerazione (se vuoi un consiglio, vai su Ruche e Arneis) ma anche della birra artigianale. A Torino i bovini sono simbolo della città, squadra di calcio e piatto forte, crudo o cotto, da gustare nelle piole da meno di 15 euro a coperto. E questo è solo l’antipasto. Poi ci sarebbe anche il Salone del Gusto e Eataly. Comunque a Torino si mangia bene e si beve bene, vai sereno.
Torino è grande ma vivibile
Nonostante il milione scarso di abitanti, Torino non dà mai l’impressione di megalopoli dispersiva e caotica. Quasi nessun grattacielo (a parte “i frigoriferi”di Intesa San Paolo e Regione), quartieri che somigliano a borghi, dal centro storico a Vanchiglia e San Donato, persone che si fanno i cazzi propri, non disturbano ma sono pronti a dare una mano se serve. E le bottegucce sotto casa ci sono ancora. Costano un’ira di dio, ma ci sono.
Torino è culturalmente vivace
Da quando si è insediata, la giunta Appendino sta facendo di tutto per appiattire l’offerta culturale locale, ma nessun politicante improvvisa toglierà a Torino la propria vena originale, artistica, innovativa. Il Salone del Libro è azzoppato da chi ha voluto mangiarci sopra per anni, ma vivo. E anche dovesse sparire, ci saranno i “Portici di carta” e i circoli letterari – culturali, le gallerie d’arte, pubbliche e private, gli atelier, i laboratori artistici, i club musicali che partoriscono i Subsonica o Africa Unite di turno, i poeti come Guido Catalano e gli scrittori come Culicchia. Per contro, il tasso di hipsteria è sopra la media. Se non sei allergico a barbe da boscaiolo e risvoltini andrà benissimo.
Torino non è (ancora) turistica
Le Olimpiadi del 2006 hanno cambiato il vento, aumentando il numero di turisti a Torino e zone limitrofe. Eppure non si ha mai quella sgradevole impressione, come a Firenze o Venezia, che i turisti abbiano fagocitato gli indigeni. I ristoranti-trappola-per-turisti son rari, e tranne che durante gli eventi non devi sgomitare per farti largo tra orde di occhi a mandorla con reflex a tracolla.
A Torino è impossibile perdersi
Fondata col nome di Augusta Taurinorum da Augusto, figlio di Giulio Cesare, Torino ha una pianta a scacchiera, quindi a prova di deficiente. Se ti perdi, fai il giro dell’isolato e sei esattamente dov’eri quando sei partito. Come punti di riferimento puoi prendere la collina, che è a Est, o i due grattacieli-frigorifero di cui sopra, a ovest e sud. Una bella comodità se ti ci sei appena trasferito e devi prenderci la mano.
Torino è magica
Torino è oggetto di decine di leggende, è città vertice del doppio triangolo magia bianca – magia nera, è punto di partenza per la ricerca del Santo Graal. Ai miei occhi la vera magia di Torino è però nella luce del sole, pallida ed eterea, durante le fredde giornate invernali.Negli scorci delle vie deserte all’alba dei weekend.Nella pace che regna sulle rive dei suoi fiumi. Nell’illuminazione fioca dei vicoletti del centro storico. Torino è una città bohémienne, fatta per essere scritta, dipinta, raccontata e vissuta in lungo e in largo.
Con questo ho finito, 7 pro e 7 contro di Torino sono stati analizzati e spiegati. Ora tocca a te. Qual è il pro che più ti ha convinto? Quale quello che mi sono scordato? (E credimi, ce ne sono ancora parecchi).
Lascia un commento e condividi con tutti noi il tuo pensiero.
P.S.: la prossima lezione sarà sul dove cercare casa. E soprattutto, sul dove NON cercare casa a Torino. Stay tuned!
27 Settembre 2018 @ 23:29
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23 Ottobre 2017 @ 22:08
Ciao. Sono spagnola e volevo sapere qualcosa su Torino. Adesso, grazie della tua descrizione, mi è venuta una grande voglia d’andare lì. Ho visuto a Bolonia e so che mi piace tantissimo l’ambiente bohème sopratutto se è italiano. Spero poter viaggiare pronto a Torino. Grazie della tua opiniones.
29 Ottobre 2017 @ 19:45
Grazie a te per il tuo commento! E se vuoi qualche altro motivo per venire a vivere qui a torino, dai un’occhiata a questo nuovo post che sembra fatto apposta per te. Un abbraccio e torna a trovarmi su Vivo Torino 😉
15 Ottobre 2017 @ 14:38
Ciao, mi chiamo Federico ed ho visitato Torino per la prima volta ad aprile scorso.
Essendo romano posso dire subito due cose:
1) E’ una città molto più economica di Roma! Dal semplice consumo nei bistrot di Via Garibaldi al costo sia di vendita che di affitto degli immobili non c’è storia… Torino è tre volte meno cara.
2) L’ho spesso sentita giudicare come una città “grigia e triste”. Secondo me non è per niente vero, io l’ho trovata molto elegante, dal sapore francese, architettonicamente non ha nulla da invidiare a nessuno e poi si trova incastonata in un paesaggio molto bello, dalle Alpi sullo sfondo al fiume Po che la sfiora.
3) Per quanto riguarda il caos cittadino poi…. anche qui non ci sono paragoni, io che non ne posso più di quello romano posso dire che il traffico di Torino è zucchero in confronto.
In definitiva credo sia una città più che vivibile, come dici tu anche con uno stipendio “normale”.
Considerando poi che è molto vicina alla Costa Azzurra francese nonchè alla Svizzera, personalmente a Torino ci vivrei senza battere ciglio.
15 Ottobre 2017 @ 14:46
Ciao Federico, grazie del tuo commento!
Effettivamente rispetto al traffico romano Torino sembra un paese della bassa padana il 15 di agosto. Ciò di cui sono certo è che i torinesi odiano le strisce pedonali, e tutto ciò che ci transita sopra!
Continua a leggere il blog, magari ti convince definitivamente a trasferirti qui!
Un abbraccio
Rob