7 cose da sapere su TObike, il servizio di bike sharing a Torino

6 minuti di lettura

Alert: questo post è stato scritto parecchi anni orsono, quand’ero giovane e bello. Gli anni passano, io sono invecchiato, e dal 2023 TOBike non c’è più. Soppresso a causa ripetuti atti di vandalismo, vero, ma anche da una gestione non proprio impeccabile. Riposa in pace, bicicletta gialla.

L’iscrizione al servizio di bike sharing di Torino TObike è un nuovo tassello nel mio lungo e lento percorso di torinesizzazione. Lo meditavo da tempo e si è fatto urgente dopo aver perduto l’utilizzo della mia prima bicicletta torinese. No, non me l’hanno rubata, ma come una donna bella e crudele mi ha mollato per un altro, il suo legittimo proprietario.

E io che mi ci ero affezionato, anche se era più ruggine che ferro, aveva un solo freno nessuna marcia.

Ma sto divagando. Parliamo di bike sharing a Torino. Parliamo di TObike!.

#1 Cos’è (anzi, cos’era) TObike?

Vedo che non eri molto attento. Riproviamo. TObike è il servizio di bike sharing della città di Torino.

Le biciclette sono disponibili in più di 130 stazioni della città – che diventeranno quasi 190 entro il 2016, anche se non si sa bene in quali zone verranno piazzate. (Update: è il 2017 e ancora le nuove stazioni latitano).

Per ogni stazione sono disponibili 15 postazioni bicicletta. Ogni bicicletta è fissata a una colonnina elettronica che funge da cavalletto, da catena antifurto e da gestore della prenotazione.

#2 Mi piace, lo compro. Quanto costa iscriversi al TObike?

Per usufruire del servizio di bike sharing TObike bisogna abbonarsi, pagando una quota di 20 Euro valida per 365 giorni + 5 Euro di ricarica alla prima attivazione + altri 5 euro opzionali per l’assicurazione danni contro terzi. Visto lo stile di guida dei torinesi, vale la pena farla.

Se sei un turista, puoi usare TObike in abbonamento settimanale o giornaliero con incluse alcune ore di utilizzo. Un bel modo di girare la città senza aspettare l’autobus o il tram, là dove la metro non passa (ovvero quasi dappertutto).

Pagato l’obolo si entra in possesso della card (ma c’è anche un metodo più comodo e rapido, che spiego al punto 3) e si può pedalare a piacimento. La prima mezz’ora di utilizzo è gratuita, la tariffazione scatta dal 31mo minuto di utilizzo consecutivo della bici.

Ora, se non sei fesso hai già capito la gabola. Ti serve la bici per un’ora? Usala, riagganciala entro 29 minuti, aspetta un minuto e poi ritirane un’altra da usare per altri 30 minuti. Facile no?

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#3 Va bene, 20 euro posso anche spenderli. Ma dove si acquista l’abbonamento a TObike?

Per iscriverti al servizio di bike sharing di Torino hai due vie.

Se sei un salutista e hai tempo, fai una passeggiata verso gli uffici TObike di via Santa Chiara 26/F a Torino.

Io che sono pigro ho fatto tutto online dal sito ufficiale TObike.

È ancora più comodo se già vivi a Torino e hai un abbonamento ai mezzi pubblici su Bip Card o Pyou (come me), perché puoi attivare l’abbonamento TObike sulla stessa tessera. Così eviti di portare con te troppe carte magnetiche ed elettroniche.

Chi ha progettato l’eCommerce TObike si sia dimenticato di segnalare un trascurabile dettaglio, ovvero che le tessere Bip Card hanno un numero seriale che talvolta inizia con 0 e altre con 9.

Nel primo caso, no problem. Nel secondo, ricordati di aggiungerlo tu, o finirai come me a scomodare tre quarti dei santi del calendario chiedendoti perché non funziona.

Ora anche tu sei depositario di questo segreto ben custodito. Fanne buon uso.

#4 Grazie della dritta! Ora posso andare o mi serve altro?

Prima di uscire scarica l’App ufficiale (c’è anche per iOS). Fidati, è MOLTO utile.

  1. Puoi controllare dove trovare la più vicina stazione e / o bicicletta
  2. Puoi sganciare una bicicletta direttamente dall’App. Una carta in meno nel portafogli
  3. Puoi controllare i tragitti fatti e i tempi di percorrenza, così hai uno storico dei tuoi tempi migliori e puoi sfidare amici, colleghi, vicini di casa, passanti. .
  4. Ultimo, e più importante, puoi controllare se la bicicletta è stata riconsegnata correttamente
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# 5 Perché quest’ultimo punto è più importante?

Perché, citando Fantozzi, il sistema di colonnine del bike sharing a Torino è una cagata pazzesca.

Il funzionamento è basato su una specie sistema morse fatto di lucine colorate led e bip. Quando appoggi la tessera al lettore magnetico la colonnina emette una serie di bip ravvicinati, il led lampeggia e sblocchi la bici.

Oppure bippa e lampeggia più lentamente. In quel caso c’è un errore. Quale errore? Impossibile dirlo, visto che la colonnina si esprime solo con i bip.

Quando riconsegni una bici TObike, assicurati che la colonnina emetta 3 bip.

Perché se non lo fa…oh, se non lo fa…

# 6 Se non emette 3 bip? Che succede? Ho già l’ansia!

Niente, se non lo fa significa che la prenotazione potrebbe non essere terminata. E finché la prenotazione non termina, il tassametro gira. E se supera i 30 minuti comincia a consumare il credito.

La prima volta che ho riconsegnato la bici TObike la colonnina non ha funzionato come doveva (cosa tutt’altro che insolita), con la prenotazione che si è conclusa 3 ore e 25 minuti dopo.

Morale della favola: sono finito sotto di 10 euro e ho dovuto supplicare la Signora Operatrice del Numero Verde TObike, ovvero 800 548 040, attivo dal lunedì al venerdì 9.00-20.00, sabato e domenica 9.00-17.00. Quindi cerca di circoscrivere i tuoi problemi di utilizzo in questi orari.

Se te lo stai chiedendo, alla fine i soldi me li hanno riaccreditati (“ma non lo rifaccia più, neh!), quindi grazie Signora Operatrice TObike. Non lo farò più Signora Operatrice TObike. Glielo prometto, Signora Operatrice TObike.

E questa è soltanto la prima regola del TObike.

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#7 E le altre quali sono?

Da contratto di utilizzo, per usare TObike a Torino…

  • Non puoi l’abbonamento a parenti o amici. L’abbonamento è personale (ma come puoi ben immaginare…chi controlla?)
  • Non puoi noleggiare per più di 4 ore al giorno, anche col trucchetto delle mezze ore.
  • Non puoi uscire fuori dal Comune di Torino.
  • Non puoi trasportare la bici su un altro mezzo. Ma chi è il cretino che lo farebbe?

E poi ci sono quelle non scritte sul contratto.

Ma per quelle dovrai leggere il mio prossimo post. Ha! Ti ho fregato!  E ti avviso, è un po’ particolare, meno eptalogo e più racconto breve.

Questo è quanto, per ora. Se poi vuoi condividere una storia di disagio come la mia sull’utilizzo di TObike, il servizio di bike sharing a Torino, lascia pure un commento.

In caso contrario, levati dalle balle.

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Cagliaritano classe 1982, web marketer appassionato di basket, giochi di ruolo, viaggi. Dal 2014 vivo (a) Torino, ma ancora non ho imparato a fare i controviali.

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