7 libri su Torino, per capire la città e i suoi abitanti

Una selezione di libri su Torino e che parlano di Torino
8 minuti di lettura

“Se non capisci qualcosa, cercalo in un libro”. È un’abitudine fin da quando ero bambino, anche se Internet negli anni l’ha un po’ limitata. Un mantra ripetuto alla nausea da mia madre, donna a cui non è stato concesso di studiare ma che nelle pagine stampate ha riposto sempre cieca fiducia.

Così ho fatto anche io, scartabellando romanzi, saggi, enciclopedie e la Treccani di famiglia, il Web degli anni ‘80, coi tomi rilegati in pelle umana e pagati quanto una piccola utilitaria, una realtà vintage dove Breznev era il premier russo e la Thailandia si chiama ancora Siam.

Una buona abitudine che ho riciclato anche prima di trasferirmi qui, cercando Torino sui libri, e i libri su Torino.

Di libri su Torino, ambientati a Torino, ce ne sono parecchi. E così di Torino nei libri. Quella del libro Cuore, che profuma di inchiostro e neve, nero e bianco. C’è la Torino di Pavese e di Primo Levi, quella che entrava in guerra e ne usciva pronta a diventare terra promessa per decine di migliaia di immigrati “di giù”, il vero motore del boom economico.

Ma “Torino” e “libro” è in generale un bel connubio. Sta bene nel Salone che da oltre trenta edizioni celebra gli scrigni di sapere, di storie, di vite. Sta bene sotto i portici di Via Roma che una volta l’anno diventano di carta e si riempiono di bancarelle, di librai, di lettori. Stanno bene nelle librerie storiche del centro di Torino, la Luxemburg coi suoi libri in lingua e La Bussola, aperta fino a mezzanotte; quella che ormai non esiste più in piazza Arbarello a cielo aperto, e quella fatta di bancarelle in via Po.

Sono così arrivato a una personalissima versione di Torino sui libri. Quella dove ho cercato di andare oltre i classici libri su Torino, di raccogliere l’essenza della città attraverso guide, romanzi, poesie dedicati alla città.

Fammi sapere se ci sono riuscito lasciando un commento. È gratis, fa bene alla salute e pare porti anche fortuna in amore.

Torino Lonely Planet – Sara Fiorillo

Luogo di lettura: sull’aereo che ti porterà a Torino per la prima volta – Acquista su Amazon

Ogni volta che visito una nuova città, acquisto una Lonely Planet Pocket. Le trovo ben fatte, curate e aggiornate, le porti facilmente ovunque.  L’ho fatto anche quando mi sono trasferito qui, e la guida a Torino curata da Sara Fiorillo nel 2013 mi è stata di grande aiuto,

Ciò che mi ha stupito, però, è che oltre all’utilità si è rivelata una lettura piacevole, scorrevole. Sara, da torinese d’adozione, ha saputo cogliere con grande ironia l’anima della città, i luoghi di culto, le manie. Senza nulla togliere alla nuova edizione curata da Sara Viola Cabras, suggerisco una lettura anche dell’edizione 2013, meno recente ma più nello stile di viaggiatore local che piace a me.

Torino è casa mia + Torino è casa nostra – Giuseppe Culicchia

Luogo di lettura: sulle rive del Po in un tiepido pomeriggio primaverile – Acquista su Amazon

Se ho aperto questo blog è colpa di Giuseppe Culicchia. Quindi se non ti piace, lamentati con lui.

Sono stati i suoi libri, assieme alla persona che mi ha regalato i suoi libri, a farmi sentire Torino come casa, la mia nuova casa, a farmi venir voglia di parlarne ad altri della mia condizione di nuovo inquilino.

L’idea narrativa è semplice ma originale: descrivere Torino come se fosse un appartamento, con ogni stanza una zona diversa della città, dal salotto – piazza San Carlo alla cucina – Porta Palazzo.

Non sono romanzi e neppure guide turistiche. Sono dei breviari di torinesità, dalla fede granata della città – perché l’altra squadra è di Venaria, mica di Torino – alla rinascita della città da grigia crisalide industriale a variopinta farfalla illuminata dalle Olimpiadi invernali del 2006.

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Marcovaldo – Italo Calvino

Luogo di lettura: in una panchina di Piazza Solferino, con la schiscetta, in pausa pranzo – Acquista su Amazon

Nessuno sa con certezza se la città descritta in questa raccolta di racconti, suddivisi nelle quattro stagioni, sia davvero Torino. Calvino ha vissuto parecchio in città, e la descrizione della geografia, della collina vicina, dei grandi viali, combacia alla perfezione. È l’Italia e la Torino del boom economico, delle fabbriche, dell’immigrazione in massa dal sud, delle difficoltà, resistenze, diffidenze.

L’ho letto la prima volta che avevo 7 anni e me ne innamorai, tanto da volerne una copia tutta per me. E ce l’ho ancora quella copia, logora e ammuffita, nella mia piccola libreria torinese. Perché Marcovaldo è come me e forse come te, un pesce fuor d’acqua che cerca di proiettarsi nel futuro, senza abbandonare il proprio passato. Aiutandomi, dopo 20 anni e più, a vivere il trasferimento a Torino col sorriso e la voglia di scoprire del bambino di 7 anni che ero.

Ogni volta che mi baci muore un nazista – Guido Catalano

Luogo di lettura: una piola o una bocciofila, con quartino di rosso incluso. – Acquista su Amazon

Vivere a Torino significa anche potersi bullare con gli amici delle rispettive città di origine di poter respirare lo stesso smog che respira ogni mattina l’ultimo dei poeti, ovvero Guido Catalano.

Non m’intendo granché di poesia, ma so per certo che Catalano come poeta fa ridere. In senso buono, ovviamente. E che le sue poesie, a partire da “A Torino non si scherza un cazzo” fotografano la cinica ironia sabauda. Come romanziere, invece, non mi ha convinto granché. Ma magari il secondo libro sarà migliore, chissà.

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La verità, vi spiego, sull’amore – Enrica Tesio

Luogo di lettura: i Murazzi – Acquista su Amazon

Dopo sette anni di matrimonio e due figli, un giorno tuo marito decide di voler prendere un’altra strada, trasferirsi in un’altra città, vivere un’altra vita. Tu che fai? Scrivi un blog, ne parli con lucida ironia, ti apri al mondo invece che chiuderti a riccio. Funziona. Le persone iniziano a parlare di te, ti scoprono, ti trovano brava e talentuosa, arriva un libro, un film e un altro libro. E un’intervista con Vivo Torino.

A pensarci bene, questo romanzo sembra la storia di Torino e della FIAT. E Dora-alias-Enrica è perfetta nell’incarnare lo spirito di una città che lentamente si rialza dopo che il suo lungo amore si è concluso, con coraggio, grinta, e un po’ di sana incoscienza.

Il giro di Torino in 501 luoghi – Laura Fezia

Luogo di lettura: la fermata dell’autobus o del tram  – Acquista su Amazon

Quando ti trasferisci a Torino ci sono tante domande che ti assalgono. Che cacchio significa fare la figura del cioccolataio? Perché in via Garibaldi c’è una specie di lapide transennata? Perché il Rondò della forca si chiama Rondò della forca?

A questa e molte altre domande per una volta non ha risposto Internet, bensì questo libro su Torino di Laura Fezia, che si è presa la briga di tirar fuori 501 storie sulla città, i suoi luoghi simbolo e i suoi abitanti più o meno illustri. E poi mi lamento io quando non mi vengono 7 cose di cui parlare su un tema che ho scelto.

Comunque il libro è piacevole, i capitoli sono brevi così vi sentite intelligenti ad averne letti più di tre consecutivamente e soprattutto le storie sono davvero interessanti.

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Bonus track: Le venti giornate di Torino – Giorgio de Maria

Luogo di lettura: la scalinata della Gran Madre – Acquista su Amazon

Se Edgar Allan Poe o H. P. Lovecraft fossero nati in Italia, non ho dubbi: sarebbero stati torinesi. La penombra dei vicoli del centro storico, le leggende che intrecciano magia e mistero, la calma distaccata dei suoi abitanti che nasconde una insospettabile vena folle, la rendono un palcoscenico ideale per un romanzo esoterico, cupo, intricato.

Le venti giornate di Torino di Giorgio De Maria ha colto perfettamente quest’anima nera. Passato inosservato per diverso tempo, libro di culto per pochi “carbonai”, come molte cose italiche è diventato famoso solo perché qualcuno gli ha dato il meritato, postumo riconoscimento.

Questi i 7 – anzi 8 – libri su Torino che ti suggerisco di leggere prima di trasferirtici o appena arrivato in città.

Ne hai letto degli altri che vorresti condividere con noi? Non sei d’accordo con le mie scelte? Fai sentire la tua voce e lascia un commento!

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Cagliaritano classe 1982, web marketer appassionato di basket, giochi di ruolo, viaggi. Dal 2014 vivo (a) Torino, ma ancora non ho imparato a fare i controviali.

5 commenti

  1. Massimo M.
    12 Febbraio 2020

    Vi segnalo l’intera bibliografia di Massimo Tallone, che fa di Torino il luogo privilegiato per l’ambientazione di tutti i suoi romanzi noir.
    La saga del Cardo (da “Piombo a Stupinigi” fino a “L’amaro dell’immortalità”) è semplicemente irresistibile!

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  2. Susi
    11 Maggio 2019

    La Signora della domenica è un romanzo a cui sono molto affezionata.
    Quello proposto da Albs non lo conosco, ma mi intriga… quindi, grazie da parte mia 🙂

    Per un’introduzione al mondo magico/ esoterico torinese: Giuditta Dembech – Torino Città Magica (1978). Bestseller un po’ datato, ma interessante per soddisfare diverse curiosità su vari luoghi/ storie cittadine.

    Renzo Rossotti, scrittore e giornalista torinese scomparso qualche anno fa (1930-2014), ha scritto molto su Torino. Un signore d’altri tempi, strano e gentile, che ebbi modo di conoscere e mi regalò alcuni suoi libri. Seguiva soprattutto due filoni: misteri esoterici e noir. Alcuni titoli: Curiosità e misteri di Torino – Torino: cent’anni di gialli veri – Torino gialla e nera – Storie, fatti e fattacci di Torino – I Ponti di Torino (storie di eventi e personaggi legati ai vari fiumi torinesi: pescatori, barcaioli, pittori, società canottieri, feste sul fiume, esposizioni sul Po)…

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  3. Albs
    10 Maggio 2019
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  4. Damien
    5 Agosto 2018

    Mi sento di aggiungere un romanzo che ho appena divorato. Non e’ recentissimo (1972), eppure riesce a restituire in modo nitido e attualissimo le atmosfere torinesi. Un giallo d’antan che in realtà è l’occasione per immergersi con leggerezza e ironia in luoghi e caratteri squisitamente gianduja, da Cit Turin alla collina, dalla Crocetta al Balon (protagonista assoluto). Mi e’ piaciuto così tanto che ho sentito il bisogno irrefrenabile di guardarmi ieri a tarda notte l’omonimo film di Comencini con Marcello Mastroianni e una affascinante Jacqueline Bisset. Si tratta de “La donna della domenica” di Fruttero e Lucentini. Anni di vita altrove, inizi a leggere questo libro e sensazioni, ricordi e suggestioni riaffiorano prepotentemente come se a Torino ci fossi stato fino all’altro ieri. Un viaggio divertente e divertito tra vizi e virtù – beh soprattutto vizi – torinesi, dove classe operaia, alta borghesia e immigrazione dell’ultim’ora intrecciano irresistibili trame popolate di inconfessabili peccati. Il tutto condito da un impagabile e buffo understatement tipico della latitudine. Provate e non ve ne pentirete.

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    1. Rob
      18 Agosto 2018

      Ciao Damien, grazie del tuo suggerimento letterario!
      In effetti, anche se non più “giovanissimo”, è ancora un romanzo godibile e soprattutto che descrive molto bene un certo tipo di realtà torinese!
      Un abbraccio, Rob

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