7 pro e contro di vivere a Torino: parte 1, ovvero i contro

Torino con la pioggia
5 minuti di lettura

Quindi stai pensando di trasferirti a Torino, nonostante qui non si scherzi un cazzo (cit.). È giunto il momento di valutare pro e contro di un trasferimento a Torino. Capoluogo del Piemonte, già capitale del regno di Sardegna e prima capitale del Regno d’Italia.

Ma non divaghiamo. Parlavo dei pro e contro di vivere a Torino. E ho deciso di iniziare proprio dai contro, per testare la tua reale motivazione. Qui invece puoi trovare i pro, appena scritti, freschi freschi.

Nota di servizio. Su Vivo Torino troverai sempre e solo eptaloghi. 7 elementi di uno stesso tema. Perché 5 erano troppo pochi, 10 troppo scontati (e io troppo pigro per trovarli). 7. Numero fortunato.

Ciò detto, ‘nduma (andiamo!)

Torino sta diventando la periferia di Milano

So che per una frase del genere verrò presto cacciato dalla città, ma il mio vuole essere soprattutto un monito. A favore di Torino, città  con molto potenziale ma scarsissima capacità di valorizzarsi, e soprattutto contro Milano, città maestra nell’infiocchettare la merda e venderla come pezzo unico di alto design Il risultato è che Torino sta diventando periferia di Milano, vittima del saccheggio di eventi e iniziative. Prima il MiTo, poi il Salone del Libro, ora le mostre di Manet…prendetevi pure la Mole già che ci siete, brutti bauscia!

Torino è inquinata

Quest’anno, poi, Torino è stata ancora più inquinata del solito. Colpa delle scarse piogge, dello scarso vento, e dell’abitudine sabauda di andare anche dal tabaccaio in auto e tenere il riscaldamento aperto anche con 20 gradi fuori. Il risultato è che in certe giornate si respira così tanto smog e gasolio che a soffiarsi il naso si potrebbe fare un pieno a uno scooter. Non proprio il massimo per ciclisti e runners.

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I trasporti pubblici di Torino sono inefficienti

Un rigurgito complottista mi ha fatto pensare che i pessimi trasporti pubblici a Torino siano una macchinazione (…) della Fiat, che ne ha impedito lo sviluppo. Non mi spiego altrimenti come una città di 1 milione di abitanti abbia 1 (una) linea di metropolitana, peraltro costruita solo negli ultimi 20 anni, o una flotta mezzi risalente a quando andava di moda la zampa d’elefante. L’incuria di GTT e Comune ha perfino causato l’affondamento delle barche turistiche Valentino e Valentina, che a confronto Schettino è Lord Nelson. Aggiungiamoci che autobus e tram a Torino sono spesso in ritardo, bloccati da auto in doppia fila o traffico e i bus notturni sono quasi zero e…sì insomma, hai capito, i trasporti pubblici a Torino vanno male.

A Torino, d’estate, fa caldo

Ti aspettavi l’opposto eh? No, Torino non è tanto fredda, nevica sì e no 1 o 2 volte l’anno. In compenso è calda, perfino per chi viene dal sud. Ma se a Cagliari posso sempre dire “un tuffo al mare e passa tutto”, all’afa torinese non ho trovato risposte, a meno di voler fare un bagno nelle acque del Po, con la concreta possibilità di ritrovarsi a sera con un terzo occhio o le squame. Riparata ai venti dalle Alpi, a Torino non arriva brezza che per mitigare l’afa. Caldamente (è il caso di dirlo) suggerito, ai non amanti delle saune, un condizionatore / deumidificatore.

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Torino ha un problema con la microcriminalità

Intendiamoci, Torino non è una città pericolosa, non più di altre, a patto di evitare zone “calde”. Ma vedere gli angoli delle vie di San Salvario presidiate notte e dì da spacciatori, così come intere colline del Valentino infestate di venditori di fumo, fa riflettere su come in città si perda ogni giorno la battaglia dell’integrazione e del decoro. Il caso dell’ex Villaggio Olimpico oggi occupato abusivamente da decine di famiglie di migranti è l’emblema di come per anni il problema sia stato nascosto sotto il tappeto, come la polvere. Ma mai affrontato seriamente.

Torino è rumorosa

Quando uno invecchia diventa intollerante. Ai bambini che giocano col pallone, alle tasse, alle file alle poste. Io sto diventando allergico ai rumori, e magari è solo una mia percezione, o c’è qualche fenomeno acustico che qui li amplifica ma Torino mi pare tanto, troppo rumorosa. Come se le sirene delle ambulanze fossero più penetranti, i tram sferragliassero più forte, gli autobus carburassero più plateali. Dei clacson neppure te ne parlo, è un continuo suonare, a proposito e sproposito. Auricolari e Spotify aiutano.

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Torino è una città difficile per chi si mette in strada

La sociologia del torinese al volante meriterà un post di approfondimento. Per ora basti sapere che l’uso corretto dei controviali, a Torino, richiede mesi di applicazione e parecchi sfanculamenti di incoraggiamento da parte degli indigeni al volante. Aggiungiamoci l’amore dei torinesi per il suono del clacson di cui accennavo sopra, il vizio della doppia fila che neppure le multe debella, l’allergia al rispetto di segnaletiche, semafori e soprattutto strisce pedonali, il piede pesante sugli acceleratori, ed ecco spiegato il contro.

Li ho ricontati, sono esattamente 7 i principali contro che ho trovato nel vivere a Torino. Ma ne ho tralasciati tanti altri. Uno, ad esempio, inizia per “J” e finisce con “uventus”.

In attesa dei pro (update: eccoli), perché non lasci un commento votando il tuo contro preferito, o magari mettendone altri tutti tuoi?

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Cagliaritano classe 1982, web marketer appassionato di basket, giochi di ruolo, viaggi. Dal 2014 vivo (a) Torino, ma ancora non ho imparato a fare i controviali.

3 commenti

  1. kindabadass
    11 Novembre 2021

    La mole potete anche tenervela. Liberissimi di scalarne la cupola e magari… sedervi pure sulla cima. Ci siamo capiti vero?? Meglio milanese brutto e bauscia che (pseudo) torinese falso e babbione

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    1. Marco
      15 Novembre 2022

      Solo bazzecole quelle che dice, perché sei lei pensa che i torinesi siano tutti falsi beh allora mi spiace per lei ma non è così, pensi ai suoi milanesi che sono più falsi loro oramai. Ma la tengo eccome la Mole una della strutture più belle che abbia mai visto

      Rispondi
  2. Susi
    15 Maggio 2019

    “Milano, città maestra nell’infiocchettare la merda e venderla come pezzo unico di alto design”… ahahah, bravizzzimo, ormai parli da vero torinese 😀 Ma il post è ormai un po’ datato, e quantomeno Tempo di Libri è stato un flop vergognoso… tralalà 🙂 Su MITO mi son già espressa altrove 😛
    L’unica linea di metro si spiega con l’essere stati “bogia nen” per oltre 40 anni… è lo spiritus loci 😀
    Microcriminalità: mentre “passeggiavo” il cane al Valentino, ho visto un pusher nascondere un pacco (sotto i miei occhi: poi mi ha guardato minaccioso)… incontrati poco più avanti i pulotti (polizia), ci feci la spiata. Indovina? Essi dissero che erano occupati in altro. Amen.
    A Torino, d’estate… piscina 😉

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